"Raccordo-Sistema", lunedì le scelte di rito
Il gup ha rigettato le eccezioni preliminari presentate dal collegio della difesa nel processo nato dalle inchiesta “Raccordo” e “Sistema” contro la cosca Crucitti. L`udienza è stata, quindi, rinviat…

Il gup ha rigettato le eccezioni preliminari presentate dal collegio della difesa nel processo nato dalle inchiesta “Raccordo” e “Sistema” contro la cosca Crucitti.
L`udienza è stata, quindi, rinviata a lunedì quando i 14 imputati dovranno decidere se essere giudicati con il rito abbreviato o proseguire il processo con l`ordinario.
Tra questi, oltre al presunto boss Santo Crucitti, anche il parroco di Condera, don Nuccio Cannizzaro, accusato di false dichiarazioni al difensore aggravate dall`articolo 7 per aver favorito la `ndrangheta.
Il giudice per le udienze preliminari ha rigettato anche le eccezioni formulate dal suo avvocato, Giacomo Iaria, che ha fatto notare in aula che don Nuccio Cannizzaro aveva ricevuto la notifica della conclusione delle indagini solo per quanto riguarda la sua posizione e non anche per gli altri imputati.
Il presunto boss Santo Crucitti, il suo luogotenente Mario Chilà e Antonio Gennaro Crucitti sono accusati di associazione mafiosa. Sarà imputato di concorso esterno, invece, Francesco Gullì, il direttore della filiale di Reggio Calabria della Banca popolare di Lodi che, stando alle accuse, avrebbe «favorito gli interessi economici della cosca Crucitti assecondando le richieste e seguendo le direttive impartite direttamente dal capocosca Santo Crucitti in relazione all’attività di finanziamento ed erogazione di credito dell’istituto da lui diretto, in particolare relativamente al cosiddetto “fido” concesso alla Planet Food Srl».
L`accusa, in aula, è rappresentata dal sostituto procuratore Stefano Musolino il quale avrà il compito di ricostruire l`inchiesta della Dda che ha fatto luce sullo strano fallimento della società “Planet Food” che si occupava della grande distribuzione e che aveva due punti vendita in città. Una società fatta fallire nel dicembre 2008, pochi mesi dopo la nascita di una seconda società riconducibile sempre agli indagati, la “Distribuzione e Commercio Srl”. Un sistema collaudato al quale hanno partecipato esponenti anche della cosca Tegano, svelato dagli inquirenti che sono riusciti a dimostrare come il succedersi di società, esposte a grave indebitamento finanziario, direttamente o indirettamente riconducibili agli indagati. A proposito, l’avviso di conclusione indagini è stato notificato anche a: Sandrino Amedeo Aurora, Fortunata Loredana Barchetta, Michele Crudo, Antonino Minniti, Nicola Pellicanò, Carmine Polimeni, Domenico Polimeni e Domenico Suraci.
Il processo riprenderà lunedì quando Santo Crucitti dovrà scegliere se essere processato con il rito abbreviato o proseguire con l`ordinario. Quest`ultima possibilità comporta il rischio, per il presunto boss, di essere rinviato a giudizio lo stesso giorno in quanto stanno per scadere i termini di custodia cautelare in carcere.