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Heracles, ridotte le condanne

Tredici sconti di pena, un`assoluzione, la conferma delle ultime sei condanne e delle assoluzioni già sentenziate in primo grado. Queste le decisioni dei giudici d`appello per gli imputati  nell`inch…

Pubblicato il: 03/04/2012 – 20:03
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Heracles, ridotte le condanne

Tredici sconti di pena, un`assoluzione, la conferma delle ultime sei condanne e delle assoluzioni già sentenziate in primo grado. Queste le decisioni dei giudici d`appello per gli imputati  nell`inchiesta “Heracles”, condotta dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro contro presunti affiliati alle famiglie della `ndrangheta crotonese (cosca Vrenna-Corigliano-Bonaventura), che hanno seguito la via del dibattimento.La Corte d`appello di Catanzaro oggi pomeriggio ha emesso la propria sentenza riformando parzialmente la pronuncia di primo grado del tribunale collegiale di Crotone che risale al 7 giugno scorso, quando i giudici hanno pronunciato venti condanne a pene comprese tra i 2 anni e mezzo ed i 28 anni di reclusione – questi ultimi inflitti a Salvatore Bonaventura ed Antonio Macri` – e dodici assoluzioni. Il collegio ha ridotto la pena a: Antonio Basile, a 11 anni di reclusione e 2.500 euro di multa; Nicola Basta, a 7 anni; Salvatore Bonaventura, a 23 anni; Egidio Cazzato, a 21 anni; Andrea Corrado, alias Nuccio, a 7 anni; Giuseppe Frisenda, alias Pacifissu, a 23 anni; Francesco Mellino, a 21 anni; Francesco Monti, alias Bandito, a 11 anni; Francesco Murgeri, alias Murgiò, a 9 anni e 1.800 euro; Salvatore Macrì, alias Chevrolet, a 11 anni; Antonio Macrì, a 24 anni; Gianluca Pennisi, a 6 anni e 1.800 euro; Francesco Vallone, a 11 anni. Assolto Michele Paglia, assistente di polizia penitenziaria. Confermate le ultime sei condanne emesse in primo grado, tra le quali quella dell`ex capogruppo del Pd al Comune di Crotone, Giuseppe Mercurio, che ha avuto una pena di 4 anni e mezzo.
L`operazione “Heracles” risale all`aprile 2008, ed è stata divisa in due tranches, una scattata il 7 di quel mese, quando 39 persone furono sottoposte a fermo di indiziato di delitto, ed una di giorno 27, per l`esecuzione di 55 provvedimenti cautelari emessi dal gip di Catanzaro nei confronti di soggetti ritenuti affiliati alla cosca crotonese Vrenna- Corigliano-Bonaventura (tra i quali gli stessi 39 già fermati, ed altre 16 persone che avrebbero svolto la loro attività criminale nella città di Crotone). L`attività investigativa, secondo le accuse, ha anche permesso di scoprire gli autori degli omicidi di Francesco Gallo e Leonardo Covelli, uccisi a Crotone nel 2000, per contrasti interni alla cosca – il processo per gli otto imputati si è concluso con due condanne all`ergastolo per Antonio e Salvatore Macrì, ritenuti responsabili dell`omicidio di Gallo, e l`assoluzione di Antonio Basile, Franco e Massimo Maugeri, Luca Policastrese e Gianluca Nisi, accusati del delitto Covelli, oltre ad una condanna a tre anni per favoreggiamento per Antonio Combariati -, e di smantellare gli arsenali del sodalizio criminale. Dall`inchiesta, inoltre, era emerso
l`interesse della `ndrangheta verso il mega progetto turistico da 7 miliardi di euro denominato “Europaradiso”. Al termine dell`indagine, la Dda di Catanzaro ha chiesto il rinvio a giudizio di 128 persone, la maggior parte delle quali ha scelto il giudizio abbreviato, e rispetto a cui si è tenuto il grado d`appello che però la Corte di cassazione ha annullato, rinviando gli atti a Catanzaro per un nuovo giudizio di secondo grado.

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