Inquinamento da agrumi, rosarnese denunciato
Non smaltiva correttamente il “pastaccio” residuo della lavorazione degli agrumi e per questo è stato denunciato. Il controllo all`interno di un`industria posta nella periferia di Rosarno è stato ese…

Non smaltiva correttamente il “pastaccio” residuo della lavorazione degli agrumi e per questo è stato denunciato. Il controllo all`interno di un`industria posta nella periferia di Rosarno è stato eseguito dal Corpo forestale dello Stato, che ha operato unitamente alla Polizia provinciale reggina, determinando, oltre al deferimento in stato di libertà dell`imprenditore B.S., pure il sequestro dell`area dove è stato trovato ammassato lo scarto industriale inquinante.
Il personale della Stazione di Laureana di Borrello è intervenuto anche a seguito di precedenti segnalazioni ed ha rilevato notevoli anomalie nei processi di depurazione dei reflui industriali e smaltimento dei rifiuti derivanti dalla premitura degli agrumi. Nell`opificio è stato notato un evidente stato di abbandono e totale degrado dell’area dove, originariamente, doveva sorgere un impianto destinato al recupero di tali rifiuti. Il “pastaccio”, invece di essere trattato per come previsto dalla vigente normativa, veniva semplicemente accumulato all’interno di alcune delle otto grandi vasche destinate alla sua raccolta. Tale attività, visto le condizioni in cui versava l’intera struttura, avveniva da lungo tempo. Intensificata l’ispezione del ciclo di trasformazione, gli uomini del comandante Giorgio Maria Borrelli hanno scoperto che i reflui liquidi dell’azienda, dopo una breve sosta in due vasche collegate tra loro, finivano all’interno di un pozzetto di raccolta che successivamente, riversava gli stessi direttamente all’interno della pubblica rete fognaria, senza subire i necessari trattamenti di depurazione. Da un attento esame della documentazione esibita, si palesava il mancato rispetto delle procedure di depurazione imposte dalla società convenzionata per il trattamento dei reflui industriali nonché il mancato rinnovo dell’autorizzazione provinciale per il recupero dei prodotti di scarto della lavorazione quale il pastaccio di agrumi. Pertanto è avvenuto il sequestro dell`azienda che si estende su una superficie complessiva di 7.000 mq. All`imprenditore vengono ora contestati i reati ascrivibili alla violazione della vigente normativa sugli scarichi industriali, nonché di attività di gestione illecita di rifiuti non pericolosi. L`autorità giudiziaria ha già convalidato tutti i sequestri eseguiti.