Skip to main content

Ultimo aggiornamento alle 22:51
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 3 minuti
Cambia colore:
 

La storia di un calabrese tra guerra e prigionia

CATANZARO Un diario ricco di ricordi e di storia. La storia di un italiano tra guerra e prigionia, delle sue vicissitudini, comuni a tanti altri come lui in quel triste periodo. È il racconto che eme…

Pubblicato il: 20/05/2012 – 17:03
00:00
00:00
Ascolta la versione audio dell'articolo
La storia di un calabrese tra guerra e prigionia

CATANZARO Un diario ricco di ricordi e di storia. La storia di un italiano tra guerra e prigionia, delle sue vicissitudini, comuni a tanti altri come lui in quel triste periodo. È il racconto che emerge dagli otto anni di lontananza dalla Calabria e dal suo paese, San Ferdinando, nel Reggino, di Antonino Corigliano, sottotenente del 157/mo Fanteria Cirene. A trasformare in un libro momenti di memoria privata è il giornalista Gregorio Corigliano che ha dato alle stampe il volume “I diari di mio padre 1938-1946” edito da Pellegrini, con la prefazione di Vittorio Zucconi. E così, ad emergere, sono gli scampoli di vita di uno dei tanti ragazzi spediti prima in Libia per la colonizzazione della Cirenaica e poi piombati nel gorgo della sconfitta tra i reticolati di Yol (Kangra Valley), in India. A distanza di alcuni anni, Corigliano, già caporedattore del Tgr Calabria, ha riscoperto e riletto quei diari lasciatigli dal padre quando era lui ancora ragazzino. «Ho saputo della loro esistenza – scrive Corigliano nell`introduzione – a dodici-quindici anni. Me li aveva dati mio padre quando ero alle medie, ma solo per farmi capire quale e cosa era stata la sua vita». In quelle pagine molto sofferte (dalla Romagna fino in Libia e poi, infine, in India) si snoda, così, l`avventura della vita (otto anni e più), della giovinezza di uno dei tanti ragazzi strappati alle loro radici e alle speranze dell`età e costretti e sacrificare parte della propria gioventù sull`altare delle fallite aspirazioni da grande potenza coloniale.   Un racconto lungo: dal settembre del 1938 fino ai primi mesi del 1946, passando per la sconfitta del gennaio 1941 quando anche per il giovane ufficiale iniziò l`odissea della prigionia in India. «In quegli anni ormai lontanissimi – ricorda Corigliano – mio padre ebbe la forza di scrivere “i suoi lunghi diari” per se stesso ma soprattutto per i suoi parenti e perq uanti avessero avuto voglia di leggere la sua odissea». E nella prefazione al volume, Vittorio Zucconi, editorialista di Repubblica dagli Stati Uniti e scrittore di successo, nella vicenda del sottotenente calabrese fa rivivere suoi ricordi privati e personali a conferma di una vicenda che ha accomunato l`Italia dal Nord al Sud del Paese: “È il filo dell`appartenenza alla stessa storia – riconosce Zucconi – vissuta nella diversità umana che le guerre cercano di mescolare e appiattire e consumare nello stesso crogiolo ma che non riescono mai ad annullare, che si tratti di deserti, steppe, caserme, tradotte, carri armati, campi di prigionia o nidi di mitragliatrici».

Argomenti
Categorie collegate

x

x