Rigenerare le città contro il rischio sismico
Ancora una volta assistiamo alle drammatiche immagini di un evento sismico che porta morte e distruzione. Si è scritto e dibattuto ormai in tutte le forme sulla imprevedibilità degli eventi sismici i…

Ancora una volta assistiamo alle drammatiche immagini di un evento sismico che porta morte e distruzione. Si è scritto e dibattuto ormai in tutte le forme sulla imprevedibilità degli eventi sismici in generale. Si è fatto sicuramente molto in merito alla sicurezza sismica in generale e credo che la Calabria, proprio per la sua atavica vulnerabilità, sia abbastanza impegnata rispetto al rischio sismico, anche le problematiche diventano ancora più evidenti quando si parla di abusivismo edilizio (anche su questo siamo campioni!).
In questo momento storico in Calabria si sta lavorando sulla redazione dei PSC su quasi l`intero territorio con impegni importanti sull`aspetto sismico del territorio. Ma ancora poco si è fatto per esempio sulla micro zonizzazione sismica del territorio stesso che, alla luce di quanto verificatosi a L`Aquila ed ora il Emilia, è determinante per una migliore pianificazione. Si parla per quanto attiene allo sviluppo urbano, giustamente, di minor consumo del suolo; azione di governo del territorio fondamentale anche in tema di sostenibilità. La rigenerazione della città passa per il recupero urbano ed edilizio.
Ma quale recupero può esserci se non conosciamo la storia dei nostri fabbricati, del nostro patrimonio edilizio che è stato costruito nel tempo e nella maggioranza dei casi in assenza di programmazione, controllo e sopratutto mutuato dai vari condoni edilizi. Recupero edilizio, rigenerazione urbana partono principalmente dalla conoscenza del nostro patrimonio e proprio per questo urge l`obbligo del monitoraggio. Credo sia giunto il momento in cui la Calabria debba dotarsi del fascicolo del fabbricato su tutto il patrimonio edilizio pubblico e privato. Bisogna attivarsi presto in un`azione sinergica tra istituzioni e organizzazioni professionali per avviare un processo fondamentale per il futuro delle nostre città. Credo che la Regione Calabria su questo possa e debba investire molto per percorrere un duplice obiettivo: quello fondamentale della sicurezza e quello della opportunità di lavoro per tecnici ed imprese.
Mi rendo conto dell`onerosità della problematica ma credo che se ci si confronta direttamente tra Regione Calabria, associazioni industriali, associazioni legate alla proprietà e i tecnici che devono praticamente intervenire, si possa addivenire a soluzioni ragionevoli che incidono soprattutto sulla sicurezza. È questo quanto questo Ordine continuerà a chiedere con forza nelle sedi opportune al fine di poter avviare processi fondamentali per la sicurezza e la sostenibilità del nostro territorio.
*Presidente dell`ordine architetti di Catanzaro