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Se nel Pdl scoppia il bubbone della sanità

ROSSANO Va bene l`appartenenza politica, ma quando c`è di mezzo la sanità anche la disciplina di partito e gli ossequi vengono meno. Capita a Rossano, dove il sindaco pidiellino, Giuseppe Antoniott…

Pubblicato il: 29/05/2012 – 13:46
Se nel Pdl scoppia il bubbone della sanità

ROSSANO Va bene l`appartenenza politica, ma quando c`è di mezzo la sanità anche la disciplina di partito e gli ossequi vengono meno. Capita a Rossano, dove il sindaco pidiellino, Giuseppe Antoniotti, minaccia di ricorrere al Tar se la riorganizzazione dell`ospedale della sua città non sarà sospesa. Antoniotti ha scritto una lettera al presidente della Regione e commissario ad acta per la sanità Giuseppe Scopelliti. «Siamo consapevoli – sostiene il Sindaco – dell`essenzialità di un riordino del servizio sanitario in Calabria e siamo disposti, non da oggi, ad affrontare con senso di responsabilità i sacrifici da esso derivanti. Non possiamo tuttavia permettere che questo territorio venga ulteriormente penalizzato. L`attuazione delle direttive contenute nel decreto 106, infatti, produrrà soltanto squilibri gravi a danno dell`utenza dell`area urbana e dell`intero hinterland oggi canalizzato sui due presidi di Corigliano e Rossano».
«Se inascoltati, quindi – ha aggiunto – non avremo altra scelta che rivolgerci al Tribunale amministrativo della Calabria. Sul rispetto dei livelli essenziali di assistenza, anzitutto sul numero di posti letto oltre che sulla garanzia costante di sicurezza al paziente, oggi insufficienti o messi a serio rischio, non siamo disposti a cedere per nessuna ragione».
«Ciò che non si riesce a comprendere – ha scritto Antoniotti a Scopelliti – è come mai, pur in presenza di servizi strategici come l`elisoccorso, la rianimazione e la banca sangue, da sempre ubicati nell`Ospedale di Rossano, è stato immaginato lo spostamento da Rossano di quei reparti operativi strettamente connessi, per funzionalità e gestione delle emergenze, a quei tre presidi salvavita citati prima. Vi sono criteri oggettivi, trasparenti e di evidenza immediata che, tuttavia, paiono esser stati misteriosamente calpestati, messi da parte oppure del tutto ed irresponsabilmente ignorati nel disegnare scenari futuri che, se definitivi, non faranno altro che aumentare la già intollerabile mole di disagi e disfunzioni gravi a tutta l`utenza territoriale canalizzata, oggi, sull`Ospedale Spoke di Corigliano-Rossano».

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