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Clan Zagari, la Cassazione annulla tre ordinanze

REGGIO CALABRIA La Quinta sezione penale della Corte di Cassazione ha accolto i ricorsi presentati dall`avvocato Antonio Managò, difensore di Francesco Crea, e dall`avvocato Antonino Napoli, difensor…

Pubblicato il: 08/06/2012 – 12:17
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Clan Zagari, la Cassazione annulla tre ordinanze

REGGIO CALABRIA La Quinta sezione penale della Corte di Cassazione ha accolto i ricorsi presentati dall`avvocato Antonio Managò, difensore di Francesco Crea, e dall`avvocato Antonino Napoli, difensore di Carmelo Zagari e di Ernesto Fazzalari, avverso l`ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale di Reggio Calabria per associazione mafiosa a carico di Carmelo Zagari, Ernesto Fazzalari e Francesco Crea. I tre – secondo quanto riferito dagli stessi legali – erano stati arrestati come appartenenti alla `ndrangheta come affiliati al clan Zagari-Fazzalari di Taurianova, nell`ambito delle operazioni “Taurus” e “Venerdì nero”. A Carmelo Zagari ed Ernesto Fazzalari, difesi dall`avvocato Antonino Napoli viene contestato il ruolo di direzione della `ndrina, con compiti di decisione, pianificazione e individuazione degli obiettivi da perseguire. A Francesco Crea, difeso dall`avvocato Antonio Managò, viene contestato il ruolo di partecipe, all`attività della `ndrina in quanto, su ordine dello Zagari e di Fazzalari, avrebbe imposto al marchese Riccardo De Riso Paparo-Gagliardi e agli acquirenti dei terreni ceduti da quest`ultimo il versamento agli indagati di una parte rilevante delle somme corrisposte in occasione del trasferimento dei fondi dell`ex feudo Gagliardi. Gli avvocati degli indagati hanno contestato la ricostruzione accusatoria ritenendo che si sia trattato di una legittima operazione commerciale a cui lo Zagari avrebbe partecipato senza alcuna imposizione del metodo mafioso. Secondo gli avvocati Napoli e Managò «l`operazione commerciale non rappresentava né la manifestazione della forza di intimidazione del metodo mafioso né un`estorsione, mancando la violenza o la minaccia anche nella forma implicita o indiretta, ma una mera attività di natura speculativa che ha interessato Francesco Crea, intermediario delegato da De Riso, Carmelo Zagari, acquirente e rivenditore, e Domenico Gallo, che ha acquistato e rivenduto alla Gioia Bit. La Corte Suprema di Cassazione, condividendo gli argomenti degli avvocati Managò e Napoli, ha annullato l`ordinanza rinviando gli atti al Tribunale della libertà di Reggio Calabria per un nuovo esame. Zagari e Crea sono rimasti liberi mentre Fazzalari è latitante per un altro procedimento.

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