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IN EDICOLA | Messaggi "Gatto…pardeschi"

Le confidenze dell`avvocato Lorenzo Gatto al sostituto procuratore della Direzione distrettuale antimafia Giuseppe Lombardo. Ci sono anche quelle nei 28 faldoni del processo che si sta celebrando a C…

Pubblicato il: 15/06/2012 – 11:45
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Le confidenze dell`avvocato Lorenzo Gatto al sostituto procuratore della Direzione distrettuale antimafia Giuseppe Lombardo. Ci sono anche quelle nei 28 faldoni del processo che si sta celebrando a Catanzaro sulla strategia della tensione.
Il procuratore Vincenzo Antonio Lombardo e il sostituto Salvatore Curcio hanno inserito nel fascicolo dell`inchiesta sulla cosca Lo Giudice pure la relazione del magistrato (in allegato) che per tre volte, tra giugno e settembre 2011, è stato avvicinato dal noto penalista il quale gli aveva confidato maggiore prudenza perché le cosche reggine avrebbero potuto attentare alla sua vita.
«Se io so dove abito, e per andare a casa devo passare dalla zona di Botteghelle ma so che in quella zona ci sono dei fuochi d`artificio, per tornare a casa cambio strada» è la metafora utilizzata dal penalista con il pm dell`inchiesta “Meta”, che ha svelato i rapporti tra la `ndrangheta e la politica.
Interrogato dall`ex procuratore Giuseppe Pignatone e dall`aggiunto Michele Prestipino, l`avvocato Gatto ha dichiarato: «Confermo che il dottore Lombardo, proprio per le sua qualità professionali e per il suo impegno, non è ovviamente ben visto negli ambienti criminali di Reggio, per come posso percepire tale circostanza dai miei contatti professionali».
L`estate scorsa il legale è stato destinatario di una perquisizione. Nei suoi computer anche alcune intercettazioni registrate dallo stesso Gatto nel suo studio. Tra queste c`è una conversazione (in allegato) in cui una tale Annamaria (che nelle trascrizioni compare solo con l`appellativo di “donna”) lo informa che l`arresto del boss Pasquale Condello è stato possibile solo perché eseguito in Italia. La pratica per un`eventuale estradizione sarebbe rimasta bloccata alla Procura generale dal 1993. «Perché se a Condello l`avessero preso all`estero, – è la frase di Annamaria – non lo avrebbero potuto arrestare, perché da noi dal `93 non si è mai mosso, non c`è richiesta di astensione, non c`è esternalizzazione, non c`è niente, hai capito? L`hanno preso qua ed è andata bene, ma se no, come fascicolo estradizionale, c`era da mettere le mani ai capelli».

Lucio Musolino

(l`articolo integrale si può leggere sul numero 53 del settimanale Corriere della Calabria in edicola)


Relazione Lombardo e interrogatorio Gatto
L’intercettazione tra l’avvocato Gatto e la signora Annamaria
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