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E la Salerno-Reggio Calabria diventa un`opera prioritaria

Non proprio la priorità assoluta, perché la crisi economica e le riforme istituzionali restano in cima ai pensieri dell’esecutivo Monti. Ma una delle priorità, certamente sì. L’autostrada Salerno-Reg…

Pubblicato il: 17/06/2012 – 19:38
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E la Salerno-Reggio Calabria diventa un`opera prioritaria

Non proprio la priorità assoluta, perché la crisi economica e le riforme istituzionali restano in cima ai pensieri dell’esecutivo Monti. Ma una delle priorità, certamente sì. L’autostrada Salerno-Reggio Calabria, con i suoi interminabili lavori di ammodernamento, all’improvviso si ritrova al centro dell’agenda politica, in un momento storico in cui il governo del Paese è fatto di tecnici.
A riportare al centro dell’attenzione il caso dell’A3 è stato, nei giorni scorsi, il ministro dello Sviluppo economico e delle Infrastrutture, Corrado Passera. Quest’ultimo, a sorpresa, ha parlato dell’autostrada che serve la parte più meridionale della Penisola, e lo ha fatto in termini molto impegnativi: «I lavori saranno completati entro il 2013». Aggiungendo una sorta di “ipoteca”: «Ci metto la faccia».
Stamattina, in un’intervista al Corriere della Sera, Passera ha ribadito che questa grande opera resta uno dei primi traguardi dell’Italia. Rispondendo a una domanda di Antonella Baccaro su un suo possibile (quanto vociferato) ingresso “vero” in politica, il ministro ha spiegato: «Occuparsi del bene comune è bellissimo, sentire l’appoggio della gente è di conforto. Dopodiché sono già sui prossimi dossier: agenda digitale e misure per le start-up, entro l’estate, e i cantieri della Salerno-Reggio entro il 2013. Poi si vedrà».
Ma c’è un altro fatto, di segno esattamente opposto, che conferma come la A3 stia assumendo una posizione di centralità nel dibattito politico, 11 anni e 9 miliardi di euro dopo il varo della legge Obiettivo. È l’affondo contro il governo Monti arrivato da Verona, dove la Lega è scesa in piazza e dove il “triumviro” e leader in pectore del Carroccio, Roberto Maroni, ha affermato testualmente: «Questo è un governo che pensa solo alla Salerno-Reggio». Questione di cui, peraltro, negli ultimi giorni hanno scritto anche altri importanti quotidiani. Prima un dossier di Repubblica con la storia dei lavori infiniti, delle mazzette al 3% versate dalle imprese e delle furberie della politica; poi l’intervista de Il Mattino all’amministratore unico dell’Anas, Pietro Ciucci, che ha confermato come saranno completati entro il 2013 tutti i lavori in corso. Che però non coincidono con l’intero tracciato: mancano infatti 59 chilometri, ancora da appaltare. E per i quali i soldi sono finiti.

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