Mollace: condannare Gioacchino Campolo
Il sostituto procuratore generale Francesco Mollace ha chiesto la conferma della sentenza di primo grado per Gioacchino Campolo, il “re dei videopoker” già condannato dal Tribunale di Reggio a 18 ann…

Il sostituto procuratore generale Francesco Mollace ha chiesto la conferma della sentenza di primo grado per Gioacchino Campolo, il “re dei videopoker” già condannato dal Tribunale di Reggio a 18 anni di carcere per alcune estorsioni aggravate dalle modalità mafiose.
Si è conclusa oggi la requisitoria del pg che, dopo aver ripercorso le risultanze investigative a carico dell`anziano imprenditore reggino, ha chiesto la conferma della condanna emessa nel gennaio 2011 dal presidente della seconda sezione penale Olga Tarzia.
Stando alle accuse, il “re dei videopoker”, monopolista nella provincia di Reggio Calabria nel settore delle slot-machine, avrebbe imposto ai titolari del “Punto Snai” di Modena (un quartiere di Reggio Calabria) e a una sala giochi nei pressi degli ospedali Riuniti l’installazione delle sue macchinette “mangiasoldi”.
Un reato che l’imprenditore, per quanto riguarda il primo episodio, avrebbe commesso assieme a Gaetano Andrea Zindato, rampollo dell’omonima cosca reggente nella zona sud della città, condannato in primo e in secondo grado.
Per quanto riguarda la sala giochi, invece, Campolo avrebbe imposto i suoi videopoker grazie all’influenza del boss Mario Audino, ucciso nel 2003.
Difeso dagli avvocati Francesco Calabrese e Giuseppe Marazzita, inoltre, l’imprenditore avrebbe approfittato anche dei dipendenti della sua ditta “Are” che sarebbero stati costretti ad accettare condizioni di lavoro assurde. In sostanza, Campolo avrebbe fatto firmare buste paga superiori alle cifre veramente versate ai dipendenti, che non avevano diritto alle ferie, allo straordinario retribuito, alla tredicesima e alla quattordicesima.
L’inchiesta della Dda, nelle settimane scorse ha portato alla confisca di un vero e proprio impero. Immobili per un valore di oltre 330 milioni di euro sono stati strappati al “re dei videopoker”.