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«Crisi, la Regione non dà risposte»

«Il giudizio sulla manovra di bilancio espresso nella seduta della commissione è estremamente negativo». Lo afferma in una nota il consigliere regionale del Pd, Bruno Censore. «Una manovra – aggiunge…

Pubblicato il: 21/06/2012 – 17:37
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«Crisi, la Regione non dà risposte»

«Il giudizio sulla manovra di bilancio espresso nella seduta della commissione è estremamente negativo». Lo afferma in una nota il consigliere regionale del Pd, Bruno Censore.
«Una manovra – aggiunge – che non genera effetti positivi di contrasto alla crisi e quindi non aiuta lo sviluppo della regione. L`assessore Mancini non ha dato adeguate risposte alle questioni da noi sollevate in quanto l`assestamento-variazione serve proprio ad impinguare i capitoli dove c`è fabbisogno. Così non è stato. Restano insolute le grandi emergenze attuali di questa regione: il pagamento degli stipendi dei 400 lavoratori delle comunità montane per i quali servono 8 milioni di euro, le risorse necessarie per la copertura di ben tre mensilità per i lavoratori della forestazione, il sostanziale incremento delle poste necessarie per la prosecuzione dei contratti di servizio del trasporto pubblico locale. Inconsistenti sono le risorse stanziate per i servizi sociali, per il contrasto alla povertà ed all`inclusione sociale. Nessuna risposta è stata data ai disoccupati ed ai precari di questa regione».
Il giudizio del consigliere del Pd è tagliente. «Una manovra, dunque, che mobilita – prosegue Censore – risorse esigue. Per questi motivi abbiamo espresso un voto negativo, anche perché quest`assestamento a noi appare come una contingenza burocratica di natura meramente tecnica. A meno che, dopo l`estate proprio in vista delle prossime elezioni politiche la maggioranza non tiri fuori “magicamente” dal cilindro un`ulteriore e più consistente manovra frutto di probabili alchimie contabili che potrebbero prevedere in parte l`utilizzo del patrimonio immobiliare regionale. A quel punto le risorse ci saranno tutte. Ad oggi dobbiamo certificare che manca una politica vera sulle entrate, e sul recupero dei tributi e delle tasse inevase. Il riaccertamento dei residui attivi sui cui è incentrata la politica di questa manovra ci dice proprio questo».
Secondo l`esponente pd a Palazzo Campanella «le stesse manovre politiche-finanziarie nazionali che hanno considerevolmente contratto il trasferimento della spesa impongono necessariamente alle regioni di mettere in campo politiche finanziarie di autogoverno capaci di gestire la nuova sfida a cui sono chiamate, a partire dall`utilizzo delle risorse comunitarie dove questa maggioranza ha certificato il proprio fallimento. Di tutto ciò in Calabria – conclude Censore – non c`è traccia e la regione viene stretta sempre più in una domanda di risorse a cui non è più in grado di dare risposte».

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