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Il documento approvato dal consiglio regionale

Di seguito il documento approvato dal consiglio regionale, che vincola la giunta a fare ricorso qualora il decreto che prevede l`abolizione delle Province di Crotone e Vibo Valentia fosse convertito…

Pubblicato il: 17/07/2012 – 17:31
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Il documento approvato dal consiglio regionale

Di seguito il documento approvato dal consiglio regionale, che vincola la giunta a fare ricorso qualora il decreto che prevede l`abolizione delle Province di Crotone e Vibo Valentia fosse convertito in legge.

IL CONSIGLIO REGIONALE
VISTO
L’art. 17 del DL n.95/2012 pubblicato sulla G.U. n. 156 del 6 luglio 2012 recante disposizioni urgenti, noto come “spending review”, concernente anche la soppressione e razionalizzazione delle Province e delle loro funzioni:

CONSIDERATO:

che il comma 1 del suddetto articolo 17 prevede “al fine di contribuire al conseguimento degli obiettivi di finanza pubblica imposti dagli obblighi europei necessari al raggiungimento del pareggio di bilancio le Province sono soppresse o accorpate sulla base dei criteri e secondo la procedura di cui i commi 2 e 3”; che al comma 2 prevede “l’individuazione di criteri per la riduzione e l’accorpamento delle province da individuarsi nella dimensione territoriale e nella popolazione residente in ciascuna provincia”; e “fatte salve le province nel cui territorio si trova il comune capoluogo di regione” e fatte salve altresì “le province confinanti solo con province di regioni diverse da quelle di appartenenza e con una delle province di cui all’art. 18 comma 1” le cosiddette Città Metropolitane;
CHE la prevista disposizione normativa è stata assunta con decretazione d’urgenza tra le misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e per lo sviluppo;
CHE malgrado l’inserimento nella “revisione della spesa pubblica” la cennata disposizione normativa risulta sprovvista della quantificazione delle risorse finanziarie derivanti dalla prospettata soppressione e razionalizzazione delle province e delle relative funzioni;
CHE il Governo Monti mostra di considerare il riordino del sistema delle Autonomie Locali materia di “spending review”, mentre, come è stato scientificamente dimostrato dall’Università Bocconi, i risparmi che ne deriverebbero sarebbero esigui e non attinenti ad un quadro di riforma del sistema delle autonomie locali;
CHE, in relazione alla razionalizzazione e alla soppressione delle Province, il servizio Bilancio del Senato, esaminando il D.L. stilla c.d. “spending review”, ha rilevato che “potrebbero emergere profili onerosi di tipo straordinario in relazione al passaggio delle funzioni dalle province ai Comuni interessati”;
CHE viceversa occorre profondere ogni convergente e razionale sforzo per rendere il sistema delle Autonomie Locali più efficiente e per migliorare la qualità dei servizi pubblici erogati ai cittadini in aderenza ai principi della Carta Costituzionale e dalle sollecitazioni pervenute dal Consiglio d’Europa;
CHE, di contro, i territori a rischio soppressione verrebbero privati di essenziali e decisivi presidi di
democrazia. di sicurezza e di lavoro (Prefettura, Questura, Comandi provinciali di Carabinieri, Guardia di Finanza, Cfs, Vigili del Fuoco, Asp, Direzione provinciale del Lavoro, Uff. Scolastico Provinciale, Ragioneria provinciale dello Stato, Agenzie delle Entrate, Agenzia provinciale Poste Italiane, Motorizzazione Civile, PRA, Camera di Commercio, Uffici provinciali lnps ed Inail, Aci, Croce Rossa Italiana. Ordini e Collegi professionali, sezioni provinciali associative ed altro);

ATTESO:

CHE i Consigli provinciali unitamente ai Consigli comunali sia di Crotone che di Vibo Valentia, aperti alla partecipazione di tutte le rappresentanze istituzionali, economiche, sociali, nonché alla forte e motivata presa di posizione del mondo produttivo e del lavoro, rappresentata da Confindustria, dalle Organizzazioni sindacali e dell’associazionismo, si oppongono fermamente alla paventata soppressione (per accorpamento) delle Province calabresi di Crotone e Vibo Valentia;
CHE le Provincie di Crotone e Vibo Valentia hanno promosso in data 4 luglio 2012 un incontro a Roma, nella sede dell’Upi, al quale hanno partecipato presidenti di Province interessate dall’annunciato Decreto Legge e nell’occasione hanno formalizzato un appello al Presidente della Repubblica, garante della Carta costituzionale;
CHE analoga volontà è stata espressa nella lettera congiunta che i gruppi consiliari, di maggioranza e di minoranza, in seno al Consiglio regionale, hanno inviato al presidente della Giunta regionale, affinché, così come avvenuto in altre regioni, si faccia promotore di ogni necessaria iniziativa a sostegno delle legittime richieste di difesa delle istituzioni provinciali di Crotone e Vibo Valentia;
CHE in tale prospettiva. scevra da condizionamenti emergenziali di carattere esclusivamente economicistico, occorre avviare il confronto all’interno delle istituzioni parlamentari ed elettive;
CHE, parimenti, risultano inammissibili le pressioni azionate da settori economici ed editoriali, ai quali sicuramente sfugge la complessità ed una visione organica d’insieme che è connaturata all’assolvimento di compiti e funzioni di governo democratico del Paese, ispirato e regolato dai principi costituzionali:
CHE, invero, la previsione contenuta nell’art. 17 del cennato decreto legge si palesa in evidente violazione con quanto disposto dall’art. 133 della Costituzione italiana, il quale nulla disponendo in ordine alla soppressione di province, disciplina esclusivamente le ipotesi di Istituzione di nuove Province e di modifica di quelle esistenti, peraltro prescrivendo un procedimento legislativo aggravato dall’iniziativa comunale e dal coinvolgimento della Regione interessata;
CHE la soppressione delle Province di Crotone e Vibo Valentia costituirebbe un evidente depauperamento per l’intera Calabria, oltre a disarticolare un condiviso e consolidato equilibrio istituzionale e geografico, già recepito in tutti gli strumenti legislativi e di programmazione regionali, nazionali e comunitari;
CHE è da ritenersi, invece, non più rinviabile l’avvertita generale esigenza di una riflessione sull’assetto Istituzionale del Paese attraverso una ormai non più procrastinabile revisione della nostra Costituzione. In questo quadro occorrerà rivedere anche l’articolazione, il ruolo, i compiti e le funzioni degli Enti che, incentrandosi sulla costituzione delle IO città metropolitane a partire dal 1° gennaio 2014, compongono il Sistema delle Autonomie locali e, quindi, in generale anche dell’Ente Provincia.
Per i motivi sopra esposti il Consiglio regionale esprime il suo dissenso al provvedimento de quo;

IMPEGNA

La Giunta regionale, nella denegata ipotesi in cui, malgrado tutte le iniziative che saranno intraprese dalla Regione Calabria, dalle Province e dai Comuni interessati in difesa delle Province di Crotone e Vibo Valentia dovesse essere convertito in legge, il richiamato decreto, ad impugnare dinanzi la Corte Costituzionale con giudizio in via principale, il più volte menzionato art. 17 nella parte in cui prevede l’accorparnento e/o la soppressione e/o la razionalizzazione delle province e delle loro funzioni;
a valutare, in vista dell’udienza pubblica fissata per il prossimo 6 novembre dinanzi alla Corte costituzionale, l’opportunità di presentare un intervento di tipo adesivo-dipendente nei giudizi promossi dinanzi a quest’ultima dalle Regioni Lombardia, Campania, Piemonte, Lazio, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Sardegna sull’art. 23 del c.d. decreto “Salva Italia”.

IMPEGNA

altresì, il Presidente del Consiglio regionale, ai sensi dell’art. 4 della L.R. 5 gennaio 2007 n. 1, a convocare l’Assemblea per l’elezione del Consiglio regionale delle Autonomie locali

DELIBERA

Di trasmettere il presente provvedimento al Presidente del Consiglio dei Ministri Sen. Prof. Mario Monti.-
F.to
Giovanni Emanuele Bilardi
Giuseppe Bova
Fausto Orsomarso
Vincenzo Antonio Ciconte
Alfonso Dattolo
Emilio De Masi
Sandro Principe
Giulio Serra
Nicola Adamo

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