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Il dramma dei rifugiati

RIACE È iniziata con lo sciopero della fame del sindaco di Riace, Domenico Lucano. Ma la protesta proseguirà con una conferenza stampa, giovedì 19 luglio, proprio a Riace. Lucano, il sindaco di Acqua…

Pubblicato il: 18/07/2012 – 16:17
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Il dramma dei rifugiati

RIACE È iniziata con lo sciopero della fame del sindaco di Riace, Domenico Lucano. Ma la protesta proseguirà con una conferenza stampa, giovedì 19 luglio, proprio a Riace. Lucano, il sindaco di Acquaformosa, Giovanni Manoccio e il responsabile di Recosol Calabria, Giovanni Maiolo spiegheranno quello che definiscono in una nota stampa «l’ormai annoso problema dei mancati pagamenti della Regione Calabria, dipartimento della Protezione Civile, per l’emergenza Nord Africa». Anche Manoccio ha iniziato lo sciopero della fame «per sensibilizzare l’opinione pubblica rispetto le criticità dei progetti denominati “Emergenza Nord-Africa” che hanno visto i Comuni e le associazioni accogliere i migranti provenienti dai paesi sub sahariani  nella passata primavera-estate». Il guaio è che a «distanza di un anno la Protezione civile regionale non ha ottemperato agli impegni assunti per un contrasto amministrativo con la Corte dei Conti e con questo atteggiamento si sta distruggendo il sistema “asilo” e il sistema di “accoglienza” della Calabria». Manoccio ricorda che, sia ad Amantea che a Rogliano, le sofferenze dei migranti sono già iniziate. Gli enti gestori «hanno enormi difficoltà a erogare i servizi». E «i sindaci di Riace e Acquaformosa avevano nei mesi scorsi denunciato la possibilità di nuove “Rosarno”,  convinti che senza un adeguato intervento delle istituzioni, il pericolo di rivolte potesse crescere nonostante l’impegno degli amministratori e dei tanti operatori che con dedizione, senza alcun compenso da mesi, continuano ad operare per rispettare il diritto all’accoglienza». Un`altra polveriera nell`estate calabrese.
Che si lega alla denuncia di Lucano: «Da un anno non riceviamo più contributi dalla Protezione civile e la situazione è insostenibile. Ci stanno prendendo in giro». Nel suo paese vivono 150 rifugiati tra cui 30 bambini. «Viviamo un`emergenza nell`emergenza. Sono stati fatti danni irreparabili con case rimaste senza corrente elettrica. Anche gli esercenti non sono più in condizione di venirci incontro. Solo la farmacia accetta i nostri bonus per il latte a una bimba di sei mesi figlia di una coppia di rifugiati».

INTERROGAZIONE DI TRE DEPUTATI PD
Intanto, sul dramma dei rifugiati, i deputati del Pd Franco Laratta, Nicodemo Oliverio e Rosa Villecco Calipari hanno inoltrato un`interrogazione al ministro dell`Interno. I democrat, riepilogando la situazione emersa nelle ultime settimane, con i disordini di Amantea e Rogliano e le proteste dei sindaci, chiedono al ministro un intervento. Sia sotto l`aspetto economico che sotto quello del rispetto dei diritti umani

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