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Omicidio filmato su pen drive, altri due arresti a Reggio

REGGIO CALABRIA La squadra mobile della Questura di Reggio Calabria ha arrestato due presunti esponenti della cosca Libri-Caridi, accusati dell`omicidio di Marco Puntorieri, 42 anni, avvenuto il 15…

Pubblicato il: 20/07/2012 – 8:18
Omicidio filmato su pen drive, altri due arresti a Reggio

REGGIO CALABRIA La squadra mobile della Questura di Reggio Calabria ha arrestato due presunti esponenti della cosca Libri-Caridi, accusati dell`omicidio di Marco Puntorieri, 42 anni, avvenuto il 15 settembre 2011, e di occultamento di cadavere. Del delitto esiste un filmato, registrato su una pen drive, che nel marzo scorso ha portato i carabinieri ad arrestare già un uomo. Adesso, dalle indagini della Mobile, è emerso che sul luogo del delitto ci sarebbero state anche altre due persone.
Il video era stato inviato ai carabinieri in una lettera anonima in cui l`autore scriveva di essere riuscito a registrare le fasi dell`assassinio, dopo che Puntorieri era stato invitato in un casolare di campagna per dei lavori da un amico, Domenico Ventura, 49 anni. Nel filmato si vedono distintamente arrivare Puntorieri e Ventura, arrestato nel marzo scorso dai carabinieri. I due discutono tranquillamente e Ventura prende un fucile a canne mozze nel casolare. Tra i due, secondo l`interpretazione degli investigatori, c`è un atteggiamento tipico di chi sta pianificando un`azione criminosa. Quindi Puntorieri e Ventura si incamminano, sempre ripresi da una telecamera installata su un albero, con Ventura che continua disinvoltamente a impugnare il fucile. I due escono poi dall`inquadratura e dopo circa un minuto si sentono due colpi di fucile. Nella pen drive c`erano anche alcune foto del cadavere vicino al casolare. Immagini che hanno consentito di trovare resti umani. Adesso, a quattro mesi da quell`arresto, la squadra mobile, in esecuzione di un`ordinanza del gip su richiesta della Dda di Reggio Calabria, ha arrestato altre due persone.

Le intercettazioni
«Facciamo le mosse che facciamo domani». A parlare così è Natale Cuzzola, di 49
anni, arrestato stamani insieme a Domenico Condemi, di 36 anni, alias “Doddy”, per l`omicidio e l`occultamento del cadavere di Marco Puntorieri, nel sopralluogo fatto in preparazione del delitto insieme a Domenico Ventura, di 49, già arrestato per lo stesso reato.
L`intercettazione, insieme a quella in cui Condemi dice «qua rischiamo Peppino un ergastolo», è agli atti dell`inchiesta che ha portato all`emissione del provvedimento nei confronti dei due e testimonia, secondo gli investigatori della squadra mobile ed i magistrati della Dda la partecipazione di Cuzzola e Condemi all`omicidio. I due, erano già detenuti perché arrestati per associazione mafiosa in quanto ritenuti esponenti della cosca Libri-Caridi di Reggio.
Le intercettazioni sono state fatte dalla polizia nell`ambito dell`inchieste sfociate nelle operazioni condotte contro la cosca “Alta Tensione 2” e “San Giorgio”.
Dopo l`arresto di Ventura, operato dai carabinieri ai quali era giunta una pen drive con le immagini dell`omicidio, la squadra mobile ha approfondito il contenuto delle intercettazioni effettuate il giorno prima dell`omicidio sull`auto di Condemi. Secondo l`accusa, i tre avevano compiuto un sopralluogo per provare la dinamica del delitto. Nello stesso filmato, si sente Puntorieri chiedere a Ventura dove fosse Natale ricevendo la risposta «là dove c`è lo …», segno, per gli inquirenti, della presenza di Cuzzola.
I tre, parlando, prevedono gli effetti che avrà il delitto, maturato all`interno della cosca: «Ora scoppia la bomba, tra un paio di giorni scoppia la bomba».
In una interrogazione successiva, effettuata all`interno del circolo «Caccia sviluppo e territorio» dopo la scoperta, da parte degli affiliati, della microspia sull`auto di Condemi, lo
stesso Condemi, dice al suo interlocutore «qua rischiamo Peppino un ergastolo».
Il corpo di Puntorieri non è stato ancora trovato. Sul luogo del delitto sono state solo repertate tracce ematiche e biologiche riconducibili alla vittima.

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