Clan a Milano, chiesti 4 anni per il giudice Giusti
LAMEZIA TERME La Dda di Milano ha chiesto una condanna a 4 anni di reclusione per Giancarlo Giusti, l`ex gip del Tribunale di Palmi, arrestato lo scorso marzo per corruzione aggravata dalla finalità…

LAMEZIA TERME La Dda di Milano ha chiesto una condanna a 4 anni di reclusione per Giancarlo Giusti, l`ex gip del Tribunale di Palmi, arrestato lo scorso marzo per corruzione aggravata dalla finalità mafiosa in uno dei filoni dell`inchiesta sulla cosca dei Valle-Lampada. I pm milanesi, nel corso del processo con rito abbreviato davanti al gup Alessandra Simion, hanno chiesto anche la condanna a 4 anni e 6 mesi per l`avvocato Vincenzo Minasi che, secondo l`accusa, era uno dei rappresentanti della zona grigia della `ndrangheta. Stando alle indagini del procuratore aggiunto Ilda Boccassini e dei pm Paolo Storari e Alessandra Dolci, Giusti – 45 anni, dal 2001 giudice delle esecuzioni immobiliari a Reggio Calabria, dal 2010 gip a Palmi e poi sospeso dal Csm dopo l`arresto – sarebbe stato a libro paga della `ndrangheta. La mafia calabrese dei Lampada, secondo l`accusa, oltre ad offrirgli affari, avrebbe appagato quella che nell`ordinanza di custodia cautelare del gip Gennari era stata definita una vera e propria «ossessione per il sesso», facendogli trovare prostitute in alberghi di lusso milanesi, con le spese di soggiorno e di viaggio comprese nel prezzo della corruzione.
Anche il direttore dell`hotel milanese Brun (frequentato da Giusti), accusato di favoreggiamento personale, era stato arrestato e per lui i pm hanno chiesto 1 anno e 6 mesi, mentre per Domenico Gattuso, ritenuto un fiancheggiatore della cosca, sono stati chiesti 6 anni di carcere. Giusti, in particolare, si sarebbe messo a disposizione di Giulio Lampada (a processo con rito ordinario assieme ad altri). Con Lampada sarebbe stato `socio occulto` di un società off-shore amministrata dall`avvocato Minasi (le cui dichiarazioni ai pm hanno fornito riscontri) e che si aggiudicò «5 lotti immobiliari» all`asta, nel marzo 2009, del valore di circa 300 mila euro. Il processo ai quattro imputati potrebbe terminare il prossimo 24 settembre. Intanto, nel pomeriggio andrà a sentenza il processo sulla prima operazione del luglio 2010 contro la cosca dei Valle, da cui sono scaturiti diversi filoni.