REGGIO CALABRIA Dopo le dichiarazioni al veleno di Nicola Irto sulla gestione del depuratore di Ravagnese, arriva la pronta replica di Michele Raso, capogruppo della “Lista Scopelliti” in consiglio comunale. «Sulla dolente vicenda del depuratore – è scritto in una nota -, il consigliere del Pd Nicola Irto dovrebbe supportarci in questa battaglia per la legalità e non proseguire in una polemica stucchevole e demagogica». «Quel che sta accadendo a Ravagnese – ha continuato Raso – è certamente grave, oltre che singolare, e siamo alle soglie di un reato ambientale che va perseguito, sia al fine di ristabilire le regole che di consentire il normale funzionamento del depuratore. L’amministrazione comunale e le autorità competenti stanno lavorando proprio in questa direzione al fine di individuare il soggetto che sta sversando liquidi nel depuratore con scarichi anomali e, contestualmente, monitorare l’impianto per risolvere il grave disagio che tanti cittadini del popoloso quartiere di Ravagnese soffrono e che certamente riguardano la posizione della struttura in prossimità dell’abitato, condizione questa certamente non imputabile a scelte politiche del governo cittadino di centrodestra». «Ecco perché – ha spiegato il capogruppo – non comprendiamo le ragioni di Irto che, invece di battersi per il rispetto delle regole e la ricerca dei colpevoli, detta polemiche sterili che vorrebbero alimentare uno scontro politico che a tutto può servire tranne che a risolvere le problematiche. D’altronde, anche sulla seconda linea, l’assessore Morisani non ha parlato di ritardo ma si è limitato a notiziare per l’impegno profuso dall’Ufficio affinché i lavori proseguano e a breve siano ultimati». Dunque – ha concluso Raso – invitiamo il consigliere del Pd a supportare questa battaglia per la legalità e il rispetto delle regole, eventualmente supportando le forze dell’ordine nel lavoro non facile, presupponendo controlli sia territoriali che di analisi dei liquami, ma che potrebbe portare a serie determinazioni, tutti consapevoli che sulla salute dei cittadini non dovrebbe esserci alcun colore politico».
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