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De Nisi: necessario insediare subito il Consiglio delle autonomie

VIBO VALENTIA «Insediare subito il Consiglio delle autonomie locali (Cal) e affidarne la presidenza alla Provincia di Crotone o a quella di Vibo Valentia». È quanto chiede il presidente dell`amminist…

Pubblicato il: 27/08/2012 – 17:13
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De Nisi: necessario insediare subito il Consiglio delle autonomie

VIBO VALENTIA «Insediare subito il Consiglio delle autonomie locali (Cal) e affidarne la presidenza alla Provincia di Crotone o a quella di Vibo Valentia». È quanto chiede il presidente dell`amministrazione provinciale di Vibo, Francesco De Nisi, che invita il presidente del Consiglio regionale, Francesco Talarico, a dare piena attuazione alla legge regionale n.1 del 5 gennaio 2007, che disciplina, appunto, l`istituzione del Cal, che però, non è mai stato convocato. «Se fino a oggi è stato possibile eludere l`effettiva operatività di questo organismo – prosegue De Nisi – ora non è piu` possibile tergiversare. Il Consiglio delle autonomie locali, infatti, è chiamato dalla legge a formulare una proposta di riordino territoriale, in vista dell`abolizione delle Province che non rispettino i parametri numerici e di estensione previsti dal decreto sulla spending review. Qualora dalla Regione non dovesse arrivare nessuna proposta entro la prima metà di ottobre, proprio a causa della mancata convocazione del Cal, sarà il governo stesso a ridisegnare l`organizzazione territoriale calabrese». Un`ipotesi che, secondo De Nisi, va scongiurata attivando subito le procedure per rendere pienamente operativo questo importante organismo consultivo. «Ma non basta. Se davvero la Calabria – sostiene ancora De Nisi – intesa come sistema maturo e solidale di enti locali, intende dare un forte segnale di coesione, deve affidare la presidenza del Cal a uno dei due territori che subirebbero il maggior danno in termini di rappresentatività e sviluppo in caso di soppressione dei confini provinciali, cioè Crotone e Vibo. A sostegno di questo approccio, poi, l`assemblea del Cal potrebbe essere convocata proprio a Vibo, che per la sua centralità geografica assicurerebbe maggiore partecipazione, consolidando così un messaggio di vicinanza alle popolazioni che rischiano di sopportare il peso maggiore della spending review».

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