VIBO VALENTIA Confermando le aspettative, Saverio La Ruina ieri sera ha letteralmente stregato il pubblico giunto al Castello Normanno Svevo per assistere a “Italianesi”, il secondo degli spettacoli in programma nel ricco cartellone del Magna Graecia Teatro Festival.
“Abbracciato” in una location, scelta accuratamente tra le altre, che si è fatta essa stessa coautrice dell’opera, l`attore e regista castrovillarese ha raccontato 40 anni di vita trascorsi da Tonino, il protagonista, in un campo di concentramento, mostrato attraverso gli occhi ora del bambino ora del ragazzo, ora dell’uomo: un racconto che, tra gioie e delusioni del vivere comune, ha permesso a La Ruina di utilizzare la sua dote artistica per raggiungere il pubblico, in una scena fatta da una sedia, nella quale lo stesso è apparso un gigante. Un insegnamento e una riflessione, che partono dal 1951 e che fanno comprendere come sono proprio gli eventi della vita che rendono attuali argomenti e che permettono, attraverso testimonianze ed esperienze, che occorre ritrovare il senso di appartenenza ed esser onorati e fieri nel sentirsi ed avere riconosciuta la nazionalità italiana. Uno spettacolo che merita attenzione e che ha trattenuto il pubblico sulla sedia fino all’atto finale, che però non ha contenuto gli applausi alla visione di quel tricolore, apparso dietro le spalle dell’attore, che nel magico contesto del Castello e per l’intero racconto che lo ha preceduto, hanno fatto sentire tutti i presenti fieri Italiani, senza distinzione ne discriminazione.
TARANTA E GUSTO NELL`ULTIMO GIORNO D`AGOSTO
Intanto, si è svolta stamattina la conferenza stampa di presentazione della prima edizione di “Vibo Taranta Festival” e della “Sagra mediterranea” che avranno luogo a Vibo Valentia (Piazza Martiri d’Ungheria) a partire dalle ore 20 del 31 agosto. La serata, patrocinata dal Comune di Vibo Valentia è organizzata e promossa dall’Associazione Nuovi Orizzonti di Anna Patania, che, per l’occasione ha ricercato e unito due eventi con una finalità anche culturale oltre che di promozione turistica.
I dettagli sono stati presentati dal referente dell’Associazione, Franco Buccinà, il quale ha spiegato che «la prima edizione è nata da uno studio e una ricerca condotta dall’Associazione Nuovi Orizzonti che ha permesso di portare a Vibo Valentia musica e tradizione , due pilastri della comunità calabrese in generale, vibonese in particolare. Ciò è stato possibile grazie all’incontro e alla condivisione di intenti con le altre due associazioni coinvolte, “Progetto Taranta” e “Ass. Prodotti tipici Calabresi”».
Piazza Municipio, venerdì 31 agosto, si trasformerà in un laboratorio culturale, con stand dei prodotti tipici calabresi che, per l’occasione saranno impiegati per preparare sul posto piatti tipici da gustare, dalle fileja, alle salsicce, ai dolci tipici. Nel contempo si assisterà gratuitamente a brevi sessioni culturali incentrati sulla presentazione degli strumenti musicali con in quali a partire dalle 21 i tre gruppi calabresi coinvolti, Etnosaund, Taranta nuova sound e Nuovo Suono Battente, allieteranno il pubblico.
«Il connubio tra cultura culinaria e musicale che Anna Patania ha fatto – ha proseguito Buccinà – è stato reso possibile grazie ad una ricerca e con il fine di presentare eventi che in se richiamino anche la tradizione popolare , esaltandone le peculiarità prima tra tutte la danza e la cucina. Una serata che sarà reso possibile grazie al Comune di Vibo Valentia, e ad alcune aziende quali Caffo, Monardo, Caccamo, Colacchio. La prima edizione accomunerà due eventi in uno, anche se stiamo già pensando di trasformare la serata in un vero e proprio festival della durata di quattro giorni, con molti più eventi culturali, legati alla tradizione della regione Calabria, senza tralasciare la musica e l’aspetto formativo con l’organizzazione di masterclass. Ciò che ci ha motivato a portare avanti tale progetto è soprattutto la ferma convinzione che la città di Vibo Valentia meriti eventi del genere».
«La città – ha dichiarato l’assessore alla cultura Marcello De Vita – non poteva che accogliere con piacere una manifestazione che in se ha una funzione culturale, di promozione e incremento dell’attività produttiva e turistica, il tutto tenuto insieme dall’importante collante che è rappresentato dalla musica, dalle eccellenze enogastronomiche e soprattutto dalla gente che avrà modo di trascorrere una piacevole serata in città».
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