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Depurazione, 170 denunce sul Tirreno

SCALEA Le ispezioni delle forze dell`ordine sono partite mesi fa, su input della Procura di Paola. Il contesto è l`inchiesta che, da due anni, cerca di far luce sulle cause che hanno reso “impraticab…

Pubblicato il: 01/09/2012 – 11:23
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Depurazione, 170 denunce sul Tirreno

SCALEA Le ispezioni delle forze dell`ordine sono partite mesi fa, su input della Procura di Paola. Il contesto è l`inchiesta che, da due anni, cerca di far luce sulle cause che hanno reso “impraticabile” il Tirreno cosentino. Dopo i sequestri dei depuratori e gli arresti dello scorso inverno, si delinea un altro tassello del mosaico. I carabinieri delle compagnie di Paola e di Scalea, infatti, hanno denunciato 170 persone. Si tratta di proprietari di abitazioni, condomini, amministratori di imprese; tutti finiti nel mirino per presunte violazioni della normativa riguardante lo scarico di acque reflue domestiche. Le indagini disposte dai magistrati paolani sono iniziate nel 2011 e fanno parte, come già detto, di un’inchiesta disposta dalla Procura Nelle attività sono state controllate centinaia di costruzioni: sia abitazioni civili che villaggi vacanze. E poi complessi residenziali, turistici e produttivi. Il procuratore di Paola, Bruno Giordano, si è detto soddisfatto per i controlli: «L`attività portata a termine dimostra la piena capacità operativa da parte delle forze dell`ordine. Abbiamo, oltretutto, trovato ampia collaborazione nei Comuni e anche da parte dei singoli cittadini. Stiamo cercando di assicurare il controllo sulle illegalità nella gestione dei reflui fognari. E valuto positivamente anche il fatto che tante persone, dopo aver ricevuto la segnalazione delle irregolarità, si siano messe d`accordo con i Comuni per collettarsi e rimuovere i problemi».

85 DENUNCE PER REATI AMBIENTALI
A latere  dei controlli, i carabinieri hanno denunciato altre 85 persone per reati in materia ambientale. Tra questi, ad esempio, un imprenditore edile che ha nascosto nel sottosuolo 6 pneumatici per camion, oppure un cittadino che ha usato per la sua abitazione l`utenza idrica concessa dal Comune di Verbicaro per allevamento animali. E ancora il proprietario, il committente, il responsabile della  ditta e il direttore dei lavori perché stavano effettuando lavori di ristrutturazione interna a un locale sottoposto a vincolo paesaggistico senza il nulla osta della Soprintendenza dei beni archeologici. Altre denunce sono scattate per la costruzione di edifici in zone a rischio sismico o idrogeologico senza autorizzazione oppure in difformità dal progetto. In particolare, a Praia a Mare sono indagati due titolari di abitazioni private, responsabili di sversamento di rifiuti organici nel sottosuolo, in quanto in possesso di fosse asettiche che non erano a tenuta stagna. A San Nicola Arcella, indagato un imprenditore edile del posto per aver immesso nel sottosuolo sei pneumatici per camion. A Verbicaro, indagati tre proprietari di abitazioni private, responsabili di furto aggravato di acqua pubblica, e altri tre per aver effettuato uno scarico di natura domestica e smaltito i rifiuti fognari delle proprie abitazioni sul terreno. Inoltre, sempre a Verbicaro, rilevate sette violazione in materia edilizia e 22 responsabili di scarichi incontrollati sul suolo. Due titolari di abitazioni sarebbero anche responsabili di una truffa ai danni del comune di Verbicaro, per aver utilizzato un`utenza idrica comunale, destinata ad allevamento di animali, anche per uso abitativo. A Belmonte Calabro 4 persone tra proprietario, committente, responsabile di una ditta e direttore dei lavori sono stati denunciati per il reato di opere illecite, visto che effettuavano lavori di ristrutturazione interna in un locale sottoposto a vincolo paesaggistico, senza nullaosta della soprintendenza ai beni architettonici. Inoltre sono stati denunciati cinque tra imprenditori e commercianti: due responsabili di abbandono di rifiuti e gestione non autorizzata di altrettante discariche abusive, e tre per aver effettuato attività di trasporto di rifiuti non autorizzata. A Lago sono state segnalate cinque persone tra proprietario, commitente, responsabile di una ditta e direttore dei lavori per il reato di abusivismo edilizio, avendo realizzato un fabbricato difforme rispetto al permesso ottenuto. Stesso tipo di reato rilevato a Paola, dove sono state effettuate 4 denunce. A San Lucido e` stato denunciato un imprenditore edile, presunto responsabile di abbandono e accumulo di rifiuti e di gestione non autorizzata di discarica abusiva. A Fiumefreddo Bruzio, 9 persone, tra proprietari, committenti, responsabili di una ditta e direttori dei lavori,sono state segnalate per il reato di abusivismo edilizio in zona sottoposta a vincolo sismico, nella quale invece erano stati costruiti due fabbricati adiacenti tra loro e difformi rispetto ai permessi comunali concessi. Altre due persone sono state denunciate per l`inizio di una costruzione abusiva e altre cinque per aver realizzato ampliamenti a diverse unità immobiliari, in assenza di  permessi per costruire. Infine, a Longobardi sono sei le denunce per il reato di abusivismo edilizio in zona sottoposta a vincolo sismico.

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