REGGIO CALABRIA Il pm della Dda di Reggio Calabria Giuseppe Lombardo è intervenuto in Costiera amalfitana nell`ambito degli eventi che la Provincia di Salerno ha dedicato al trentennale dell`uccisione dell`ingegnere Gennaro Musella, assassinato a Bagnara dalla `ndrangheta negli anni `80. Lo rende noto il movimento antimafia Riferimenti. Lombardo ha partecipato ieri all`iniziativa “Scala incontra la memoria” insieme a Tano Grasso, presidente nazionale delle Associazioni italiane antiracket, Adriana Musella, presidente del Coordinamento nazionale antimafia Riferimenti ed al questore di Salerno Antonio De Iesu. «Lombardo – si afferma nella nota – ha definito Reggio Calabria una città ingannata ribadendo che il calabrese, per seguirti, deve capire che gli stai dicendo la verità e che non lo prendi in giro. Fino a quando non saranno date risposte, verità e giustizia non potremo pretendere fiducia. Rispondendo poi alla domanda dell`intervistatore sulla paura ha rilevato che Reggio in questo momento fa paura per l`alto potere della sua criminalità». «Adriana Musella – prosegue la nota – ha ribadito che Lombardo è un magistrato solo e che per questo rischia l`isolamento fuori e dentro il Palazzo. La Musella ha denunciato che il pm titolare di delicatissime indagini, potrebbe diventare un facile bersaglio e ha ricordato l`insegnamento di Caponnetto che per primo aveva capito l`importanza di lavorare in pool». La serata si è conclusa con un ricordo di Gennaro Musella da parte del presidente dell`antiracket Tano Grasso che ha rilevato come talvolta gli imprenditori sono vittima dei loro stessi colleghi collusi o pavidi.
x
x