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Il consiglio regionale? Lavora 14 giorni all`anno

C`è un libro (“La casta invisibile delle Regioni”) scritto dal giornalista del Quotidiano Nazionale Pierfrancesco De Robertis, che suona come un de profundis per la politica calabrese. In quel volume…

Pubblicato il: 21/09/2012 – 12:16
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Il consiglio regionale? Lavora 14 giorni all`anno

C`è un libro (“La casta invisibile delle Regioni”) scritto dal giornalista del Quotidiano Nazionale Pierfrancesco De Robertis, che suona come un de profundis per la politica calabrese. In quel volume c`è scritto: “Sapete quanto ha lavorato il consiglio regionale calabrese in un anno? Quattordici giorni”. Un dato imbarazzante, il peggiore del Paese, davanti al quale il governatore calabrese Peppe Scopelliti, ospite giovedì sera di “Porta a Porta”, è stato costretto a fare spallucce: «Se non possiamo finanziare le leggi, è inutile riunire il Consiglio. Tuttavia, stiamo avviando una stagione di grandi riforme che ci permetterà di abbattere molti sprechi». Scopelliti accenna un sorriso quando il conduttore Bruno Vespa lo provoca chiedendogli se non sarebbe meglio se la Calabria fosse una Regione a Statuto speciale.
Per il resto, al presidente calabrese non viene concesso (complici l`alto numero di ospiti presenti in studio e l`ora tarda) molto spazio. Scopelliti dimostra di avere le idee chiare sul ciclone che ha investito la sua collega laziale Renata Polverini: «In parte sono vicende interne a un partito, e chi ha abusato degli strumenti in possesso non solo deve essere mandato via dal Pdl ma bisogna pretenderne le dimissioni da consigliere regionale». Poi, quasi come un ritornello, ritorna a snocciolare i risultati conseguiti dalla sua maggioranza annunciando (in realtà lo aveva fatto poche ore prima a Palazzo Campanella) pure qualche novità: «Noi meno di un anno fa abbiamo fatto una serie di scelte in via autonoma sui tagli. Si può fare di più, ad esempio in Calabria stiamo cercando di azzerare molti enti inutili che hanno costi esorbitanti e che non svolgono funzioni strategiche per lo sviluppo della regione. Il consiglio approverà nelle prossime settimane un provvedimento che riguarda l`istituzione di revisori dei conti esterni con il compito di vigilare sui conti della regione. Questo organismo di controllo sostituirà una commissione – quella di Controllo contabile ndr – che cesserà le proprie attività a metà novembre così come previsto da una legge approvata in consiglio regionale non più tardi di pochi mesi fa».
Nessuno accenno, però, al fatto che il consiglio regionale spende 140mila euro per un libretto di 125 pagine che esalta il presidente dell`Assemblea Franco Talarico e sulle spese di rappresentanza che dopo l`assestamento di bilancio sono salite a 700mila euro, sei volte più della Regione Emilia Romagna, che ha il doppio degli abitanti e il quadruplo del Pil rispetto alla Calabria.

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