"Spolpavano" società in crisi: arrestato anche un calabrese
GENOVA “Spolpavano” società in crisi. Per questo motivo sono finiti in manette Andrea Tornicchio, calabrese di 39 anni, e Felice Bossi, palermitano di 66 anni, accusati di bancarotta fraudolenta e ap…

GENOVA “Spolpavano” società in crisi. Per questo motivo sono finiti in manette Andrea Tornicchio, calabrese di 39 anni, e Felice Bossi, palermitano di 66 anni, accusati di bancarotta fraudolenta e appropriazione indebita. L`inchiesta è nata a Genova perché – ha precisato la Procura – era stata proprio in questa città che nel maggio 2011 si era trasferita la Crea Spa, la società utilizzata dai due indagati come veicolo per acquisire esercizi commerciali. E dalla Procura di Genova è partito l`ordine di sequestro preventivo operato dai baschi verdi in tutta Italia presso filiali di diversi istituti bancari, per evitare «l`inquinamento» del mercato per complessivi 30 milioni di euro con obbligazioni rivelatesi false.
Le indagini del Nucleo speciale di polizia valutaria della guardia di finanza erano iniziate dopo che alcune banche avevano segnalato operazioni sospette fatte dai due indagati. Secondo quanto si è appreso in Procura a Genova, Tornicchio e Bossi, il primo come amministratore di fatto e il secondo, amministratore per un periodo, avrebbero «gonfiato» i bilanci della società mediante aumenti di capitale risultati fittizi, fino ad arrivare a 60 milioni di euro mediante un`emissione di obbligazioni per un valore nominale di 30 milioni di euro. I due, forti dei bilanci «gonfiati», si sarebbero presentati agli amministratori di società in crisi presentando i propri piani di risanamento e ponendo, a garanzia delle operazioni di acquisizione, le obbligazioni che, in realtà, erano prive di valore perché fuori corso. In questo modo, si sarebbero assicurati la proprietà di tre supermercati e avrebbero intavolato trattative nel Lazio, in Puglia e nelle Marche per acquisire altre società.
Secondo l`accusa, Bossi avrebbe cercato di “piazzare“ gli stessi titoli falsi presso diversi istituti di credito per ottenere finanziamenti e operare nuovi aumenti di capitale con altre società. Durante la perquisizione nell`abitazione di Tornicchio è stata trovata la documentazione contabile della società fallita Crea Spa, un titolo “Silver” americano del valore di un milione di dollari e circa ventimila euro in ticket restaurant falsi intestati a diverse società. Alle due persone colpite da un`ordinanza di custodia cautelare in carcere emesse dal gip di Genova, Marina Orsini, Tornicchio e Bossi, palermitano di 66 anni, la misura cautelare è stata notificata in carcere.
Secondo l`accusa i due, servendosi di false generalità e di documenti falsificati, avrebbero acquisito società in difficoltà economica, operanti nella vendita di generi alimentari. Tali società sarebbero state «sistematicamente spolpate» fino al completo fallimento. Sono arrivate ad avere un passivo di oltre un milione e mezzo di euro nei confronti di fornitori e dipendenti di una società che – precisa la guardia di finanza – sarebbe stata poi utilizzata come veicolo per acquisire supermercati a Milano, Roma e Agrate Brianza. La società però era una «scatola vuota» di cui Bossi e Tornicchio avrebbero «gonfiato» i bilanci nel tentativo di accreditarle una florida situazione economica.