Il sindaco di Amantea si dimette dal Pd
AMANTEA Con una lettera al commissario regionale del Pd Alfredo D`Attorre, inviata anche al segretario nazionale Pier Luigi Bersani, Francesco Tonnara, sindaco Pd di Amantea, la terza città più grand…

AMANTEA Con una lettera al commissario regionale del Pd Alfredo D`Attorre, inviata anche al segretario nazionale Pier Luigi Bersani, Francesco Tonnara, sindaco Pd di Amantea, la terza città più grande della provincia di Cosenza e già consigliere provinciale per due legislature, si è dimesso dal partito. È quanto si legge in una nota dell`ufficio stampa del Comune. «Ho aderito con entusiasmo e grandi speranze – ha sostenuto Tonnara – convinto che il Pd fosse in grado di porre fine ai vecchi giochi di potere, di tessere, di caste, di dirigismo. Un partito nuovo non più imperniato sulla gestione del potere, ma al servizio del bene comune. Aperto alla società civile e capace di interpretarne i sogni ed i bisogni. Così purtroppo non è, per lo meno in Calabria, e gli accadimenti di questi giorni nella nostra città ne sono l`ulteriore riprova. Avevo denunciato, insieme ad un centinaio di iscritti, un problema di democrazia interna al partito e palesi violazioni dello Statuto. E invece si è preferito il silenzio, ed agito con logica machiavellica. Si è convenuto non disturbare e non contraddire gli equilibri raggiunti a più alto livello, in barba alla base militante. Una delusione profonda, che ha lasciato esterrefatti tantissimi giovani iscritti. In un`epoca in cui il berlusconismo ha inferto duri colpi alle istituzioni, mortificando i valori che dovrebbero appartenere ad una classe politica, rigore morale, serietà, sobrietà, capacità amministrative, avremmo davvero bisogno di altri esempi. Ed invece, ecco riaffacciarsi anche tra noi le vecchie liturgie di presunti leader che devono ostentare il loro potere, la loro importanza; che amano essere temuti e riveriti, sempre pronti alle offese personali ed al linguaggio volgare, menzognero e scurrile“. “Ma quello che è ancora più grave – ha concluso Tonnara – è che la Dirigenza regionale e nazionale sia sorda ad ogni richiamo. Apparentemente preoccupata del disgusto della gente verso questo modo di fare politica ma in realtà tollerante, ignavia e distratta, tutta protesa al raggiungimento di altri obiettivi. Viene un dubbio: da che parte sta realmente la classe dirigente del Pd? Vuole realmente contrastare l`antipolitica che dilaga?».