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L`EDITORIALE | È la stampa, bellezza!

Mi dicono che sarò querelato dall`avvocato Oreste Romeo, rappresentante reggino della “Lista Scopelliti”, per avere ospitato un articolo a firma del collega Pietro Bellantoni sulla conferenza stampa…

Pubblicato il: 01/10/2012 – 13:47
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L`EDITORIALE | È la stampa, bellezza!

Mi dicono che sarò querelato dall`avvocato Oreste Romeo, rappresentante reggino della “Lista Scopelliti”, per avere ospitato un articolo a firma del collega Pietro Bellantoni sulla conferenza stampa dell`onorevole Francesco Nucara, o meglio sull`aggressione (ennesima) patita da un giornalista che aveva osato fare domande poco in linea con i desiderata del conferenziere e dei suoi (tantissimi) ospiti.
Dico subito all`avvocato Romeo che non solo rivendico di aver letto (e quindi di aver esercitato il diritto/dovere di direttore responsabile) il pezzo di Bellantoni ma anche di condividerne ogni parola e ogni rigo. Sul punto non resta che attendere di vederci in tribunale.
Nell`attesa qualche parola ho da dirla all`avvocato Romeo, essendo peraltro stupito dalla sua reazione a una “domanda” che Alessia Candito non solo aveva il diritto ma anche il dovere di fare. Ne sono stupito perché personalmente posso credere soltanto che sia stata la tensione del momento a far perdere all`avvocato Romeo quella che solitamente è una condotta irreprensibile e inappuntabile.
Nel merito, qualche osservazione che l`avvocato Romeo avrà l`amabilità di fare oggetto di riflessione. Leggo, nella sua lettera che annuncia querela, che la prova delle menzogne di Bellantoni e di altri, circa l`aggressione rumorosa alla giornalista Alessia Candito, starebbe in un video che una testata locale avrebbe girato coprendo l`intera conferenza stampa.
Siamo così andati a vederlo quel video ma, guarda caso, si interrompe proprio poco prima che Alessia Candito tenti di fare le sue domande. Allora mi sono detto che quello messo sul sito è un video diverso da quello visionato dall`avvocato Romeo visto che lui nella sua lettera scrive: «Secondo quanto emerge dal video cui ho fatto cenno, la giornalista è stata nelle condizioni di rivolgere (le solite) domande, e che mi sono limitato a contestare a quella signora la menzogna con la quale la stessa aveva risposto alla bonaria osservazione del parlamentare, il quale, dal suo canto, aveva appena finito di esortare la stampa presente a formulare domande. Il resto, ovviamente, è e sarà materia di trattazioni giudiziarie».
Tornando a noi, nel video messo su internet non vi è traccia né della domanda posta dalla collega Candito né dell`interruzione dell`avvocato Romeo, che pure lui stesso ammette di avere compiuto.
Sarà la polizia giudiziaria a vedere di acquisire le parti mancanti del video o altri video che pare esistano e riprendano anche l`episodio oggetto della reazione dell`avvocato Romeo. Ma intanto ci chiediamo, perché l`avvocato Romeo, che rappresenta la Lista Scopelliti, interviene in una conferenza stampa del segretario nazionale del Pri? E come fa il segretario nazionale del Pri, di cui erano ospiti i giornalisti e l`ospite dovrebbe essere sacro anche a certe latitudini, a consentire che il rappresentante di un altro partito intervenga e crei un incidente nella sua conferenza stampa? E chi dà il diritto all`avvocato Romeo di dire in una conferenza stampa altrui che la collega Candito dice «menzogne»?
Evidentemente ci poniamo tutti questi interrogativi perché continuiamo a non fare nostro il “modello Reggio”.

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