Censore: «Scopelliti non può scegliersi gli avversari»

REGGIO CALABRIA «Le dichiarazioni deliranti di Scopelliti, apparse sulle agenzie in risposta alle valutazioni di Bersani sulla opportunità di sciogliere al più presto il Comune di Reggio, tirano in ballo il sottoscritto unitamente ad altri esponenti del Pd confermando ciò che da tempo già sapevamo». È quanto afferma, in una nota, il consigliere regionale del Pd, Bruno Censore. «Sapevamo in effetti che Scopelliti – prosegue Censore – che si sente impropriamente imperatore della Calabria e che mal digerisce il confronto sui problemi e sulle questioni di questa terra, si sarebbe innervosito di fronte ad un`opposizione vera, seria e costruttiva, di alcuni consiglieri regionali e di altri autorevoli esponenti del Pd calabrese, su questioni concrete che riguardano il futuro della Calabria. Evidentemente, lavorando su fatti e temi cosi` importanti, su questioni nevralgiche su cui auspico che l`intero partito democratico calabrese inizi finalmente a misurarsi, insieme all`intero centrosinistra, abbiamo toccato qualche nervo scoperto. Oggi il nervosismo di Scopelliti e` fuori controllo, ed è un chiaro segnale dell`inesorabile declino cui il suo sistema di potere e` irrimediabilmente indirizzato».
«A Scopelliti che stila improbabili pagelle sui buoni e cattivi dello schieramento avversario – prosegue Censore – vorrei chiedere di fronte alle tante questioni su cui ho lavorato insieme ad altri, come quella della aanità, quella della riforma di Arssa e Afor, quella dei fondi europei, quella del turismo, di confrontarsi nel merito, senza agitare polveroni. Dica se su questi temi Bruno Censore o altri hanno detto bugie in questi anni. Ho forse detto bugie denunciando lo stato comatoso della aanità calabrese? Ho detto bugie evidenziando l`arretramento nel settore turistico? Ho detto bugie sui fondi europei? Credo che il governatore debba avere l`umiltà di tornare ai fatti ed ai problemi di questa regione, senza avere la pretesa di scegliersi anche gli avversari o gli oppositori piu` comodi o graditi»