Napoli: riaprite il carcere di Laureana di Borrello

LAUREANA DI BORRELLO «Urgenti iniziative perchè venga riaperto l`istituto penitenziario Luigi Daga di Laureana di Borrello in modo da garantire la detenzione rieducativa ai giovani detenuti» vengono chieste al Ministro della Giustizia, con un`interrogazione, dalla deputata di Fli Angela Napoli. L`esponente di Fli esprime anche dubbi «sull`opportunita` di chiudere una struttura carceraria così importante e rieducativa per i giovani detenuti, facendola, peraltro, diventare abbandonata pur di fronte alla nota necessità». Secondo Angela Napoli «l`istituto penitenziario Luigi Daga di Laureana di Borrello era una struttura modello e sperimentale in grado di contenere 68 detenuti, per lo più giovani, tra i 18 e i 34 anni, ai quali poteva venire garantito un percorso di detenzione associato ad un`adeguata attività di laboratorio: tre serre, una falegnameria e un laboratorio di ceramica. Nel corso dell`anno la falegnameria, pur lavorando a singhiozzo a causa dei tagli di bilancio, è riuscita, grazie al lavoro di quattro detenuti, a fornire tutto il mobilio per arredare il carcere di Crotone. Non ritengo che la carenza di organici esistente nelle carceri calabresi e la conseguente impossibilita` di tradurre i detenuti nelle aule giudiziarie possano essere colmate con la chiusura delle piccole strutture carcerarie esistenti, peraltro `modello`, quale quella di Laureana di Borrello». «Probabilmente – conclude la deputata – anche la mancata designazione di un Provveditore regionale, dopo la tragica scomparsa di Paolo Quattrone e l`incarico affidato ad un facente funzioni, non aiuta a definire correttamente ed in modo efficiente la situazione, di per sè non positiva, delle carceri calabresi».