Quando Alemanno incontrò i Lampada
«Che Alemanno non avesse idea alcuna di chi fossero in realtà i Lampada, conta poco o nulla. Quello che conta è che il gruppo mafioso riesca ad accedere ad alcune relazioni personali di favore». È qu…

«Che Alemanno non avesse idea alcuna di chi fossero in realtà i Lampada, conta poco o nulla. Quello che conta è che il gruppo mafioso riesca ad accedere ad alcune relazioni personali di favore». È quanto aveva scritto il gip di Milano nell`ordinanza di custodia cautelare che, a fine novembre 2011, ha spalancato le porte del carcere al consigliere regionale della Calabria Franco Morelli.
Le risposte fornite dal sindaco di Roma oggi in aula al pm Storari non muovono di una virgola la gravità degli episodi emersi nell`ambito dell`inchiesta coordinata dal Direzione distrettuale antimafia di Milano sulla famiglia Lampada, considerata dagli inquirenti il braccio economico della cosca Condello in Lombardia.
Per i magistrati i Lampada riciclavano i soldi di Pasquale Condello conosciuto con il soprannome di “Supremo”. Per lui avrebbero gestito il business del gioco e volevano mettere le mani sugli appalti dell`Expo. È qui che sarebbe entrato in gioco il consigliere Franco Morelli, un tempo democristiano e, al momento dell`arresto, consigliere regionale del Pdl. Un politico legato a Gianni Alemanno e all`ex presidente della Giunta regionale calabrese Giuseppe Chiaravalloti. È lui, Morelli, che ha presentato i Lampada al sindaco di Roma che, in occasione di un evento elettorale al Caffé de Paris, ha ringraziato pubblicamente il «gruppo Lampada, noti industriali calabresi trapiantati a Milano».
Nel fascicolo del processo anche le intercettazioni di Giulio Lampada che, al telefono con un amico racconta la serata con Alemanno: «E noi eravamo lì, in un angolino che gli alzavamo la mano, tipo cià, cià. Eravamo la Reggio bene».
Ma il locale della “Dolce vita” non è stato l`unico luogo in cui le strade del sindaco di Roma si sono incrociate con quelle dei Lampada. Il nome dell`ex ministro, infatti, compare anche nella lista degli invitati alla cresima della figlia di Morelli. Era il padrino della ragazza per cui ha presenziato alla «funzione religiosa celebrata in forma privata dal vescovo, in una grande azienda agricola di Lamezia Terme ove era presente anche Alemanno». A quella festa c`erano anche i Lampada.