Il sindaco: «È assurdo chiudere un carcere sperimentale»
LAUREANA DI BORRELLO Chiudere un carcere sperimentale a custodia attenuata per giovani detenuti in un periodo come questo, di grave sovraffollamento degli istituti di pena, «è un`assurdità». Lo affer…

LAUREANA DI BORRELLO Chiudere un carcere sperimentale a custodia attenuata per giovani detenuti in un periodo come questo, di grave sovraffollamento degli istituti di pena, «è un`assurdità». Lo afferma il sindaco di Laureana di Borrello, Paolo Alvaro, dopo la decisione del Dap di chiudere il carcere sperimentale Luigi Daga che era stato aperto nel 2004 nel centro Reggino. «L`istituto Daga di Laureana – afferma Borrello in una lettera all`associazione Antigone, che si batte per i diritti nelle carceri – è stato il primo in Italia a sperimentare la custodia attenuata per giovani detenuti ed ha avuto lo scopo di offrire un cammino di riflessione consapevole, un percorso detentivo alternativo con conseguente inclusione sociale. Un modo per ricredersi e uscire dallo stato di subcultura, con conseguente reinserimento nella società civile, sottraendo i giovani alla criminalità». «Nell`ottobre del 2009, l`allora ministro della Giustizia Angelino Alfano, in visita presso l`istituto definito modello da esportare in tutta Italia, esempio da seguire – dice il sindaco – aveva sostenuto che lo Stato vince se crea speranza di cambiamento, aggiungendo che a Laureana c`era riuscito». Paolo Alvaro definisce dunque la decisione di chiudere la struttura «una scelta scellerata, incivile e incostituzionale».
Stamattina davanti al carcere di Laureana si è svolta una manifestazione di protesta contro la chiusura della struttura con la partecipazione dei sindaci del comprensorio.