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Scopelliti "rottama" il Popolo della libertà

CATANZARO Il Pdl? Ormai è roba passata. Parola di Peppe Scopelliti. Che, proprio nel giorno dell`arrivo di Matteo Renzi in Calabria, veste lui i panni del rottamatore (incosapevolmente anche di se st…

Pubblicato il: 05/10/2012 – 18:04
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Scopelliti "rottama" il Popolo della libertà

CATANZARO Il Pdl? Ormai è roba passata. Parola di Peppe Scopelliti. Che, proprio nel giorno dell`arrivo di Matteo Renzi in Calabria, veste lui i panni del rottamatore (incosapevolmente anche di se stesso considerato che è pur sempre il coordinatore calabrese del partito) e all`Ansa spiega: «Mi sembra molto chiaro ed evidente che l`idea di rottamare il Pdl sia un`idea che accomuna tutti. Si sta lavorando a quello che sarà il nuovo soggetto politico da mettere in campo». Sono parole nette, quasi definitive, quelle usate dal governatore calabrese: «Credo che la stagione del Popolo della libertà sia ormai superata. Rimane il fatto che questa stessa comunità umana e politica continua a rappresentare questo grande centrodestra, un grande bacino di consenso di un popolo che, comunque, si riconosce in quest`idea e in questi valori. Il nome è soltanto ormai un passaggio necessario e obbligato».
Scopelliti fissa poi gli obiettivi per il futuro prossimo: «Stiamo lavorando, come gruppo dirigente regionale del partito, per mettere in campo, tenendo conto anche della legge elettorale, gli uomini più forti e sicuramente quelli che hanno un radicamento importante sul territorio».
Il presidente della giunta calabrese non lo dice chiaramente ma è evidente che anche lui è a favore della reintroduzione delle preferenze e per l`abolizione del Porcellum: «Ormai la partita si sposta sulla capacità di avere uomini in grado di aggregare consenso che va oltre il partito e il centrodestra. Credo che questo sia l`interesse e queste siano le indicazioni che giungono da Roma e che io ampiamente condivido. Tutto ciò mi sembra corretto. Dobbiamo puntare a risultati importanti, ma soprattutto dobbiamo restituire quella sintonia tra eletto ed elettore che oggi il Parlamento, in gran parte, purtroppo non ha».

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