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"Reggio città dell`accoglienza"

Gentile Direttore, in riferimento all’articolo pubblicato sul sito web del Corriere della Calabria in data 4 ottobre 2012, comunichiamo che nel  manifesto sottoposto a “Riferimenti” per la firma, non…

Pubblicato il: 08/10/2012 – 11:21
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"Reggio città dell`accoglienza"

Gentile Direttore,
in riferimento all’articolo pubblicato sul sito web del Corriere della Calabria in data 4 ottobre 2012, comunichiamo che nel  manifesto sottoposto a “Riferimenti” per la firma, non si accennava assolutamente allo scioglimento del Comune di Reggio Calabria per infiltrazione mafiosa, né che tale atto sarebbe stato «uno schiaffo da evitare ed era frutto di una congiura messa in campo dai nemici della città». Il manifesto sottopostomi, ribadiva che non era da criminalizzare l’intera città e questo noi l’abbiamo sottoscritto perché ci crediamo. Riteniamo infatti, che non tutti i cittadini di Reggio Calabria, debbano essere etichettati come mafiosi, che poi in questo ci sia stata malafede, a noi non è dato sapere. Io, presidente dell’associazione ero all’estero e sono rientrata in Italia soltanto il 22 settembre. Il manifesto, che è stato inviato alla mia attenzione è stato da me girato a chi era in sede, che dopo avermi confermato di non aver letto in quello scritto nessun accenno allo scioglimento del Comune di Reggio Calabria, ma soltanto ad una difesa della città, ha avuto l’assenso all’adesione. Personalmente non ero a conoscenza dell’esistenza degli articoli precedenti, né di quello di Bombino, proprio perché non ero in grado, trovandomi fuori Italia, di leggere i giornali. Quello che, comunque “Riferimenti” ha sottoscritto, lo ribadisco personalmente e cioè: la città non è fatta tutta da mafiosi… “Reggio è accoglienza, associazionismi, volontariato …”.

*Presidente associazione “Riferimenti”


Prendiamo atto volentieri di quanto precisa Adriana Musella e delle circostanze in cui è maturata la decisione di “Riferimenti” di apporre la sua firma al manifesto che tanto clamore ha poi sollevato. Forse quando si tratta di temi delicati occorrerebbe esser messi nelle condizioni di valutare più compiutamente il contesto e i compagni di viaggio.

pa.po.

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