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Sacro Graal, le scoperte della Fondazione Federico II

«Non dice nulla di nuovo, il libro di Montera, per quanto sia apprezzabile che abbia avuto le medesime intuizioni, in buona fede, ma è come scoprire la luna»: lo afferma l`ufficio Stampa della Fond…

Pubblicato il: 18/10/2012 – 11:04
Sacro Graal, le scoperte della Fondazione Federico II

«Non dice nulla di nuovo, il libro di Montera, per quanto sia apprezzabile che abbia avuto le medesime intuizioni, in buona fede, ma è come scoprire la luna»: lo afferma l`ufficio Stampa della Fondazione Federico II di Edimburgo, in relazione all`elemento inedito che potrebbe essere stato scoperto da Gabriele Montera sul celebre dipinto “L`ultima cena” di Leonardo da Vinci. Osservando da una certa distanza il capolavoro conservato a Santa Maria delle Grazie a Milano emergerebbe – secondo il medico cosentino – il Sacro Graal, la coppa che ha entusiasmato e mosso la fantasia di una miriade di personaggi nel corso della storia.
Riferendo in proposito che migliaia di articoli hanno riportato le scoperte preziose della principessa Presidente del Readers Digest, docente universitaria, giornalista plurilaureata, dalla Fondazione fanno sapere che «tali scoperte sono state ribadite persino dall`Avvenire del 14 febbraio 1997 e da migliaia di articoli e interviste tv e anche in un Progetto Expo Milano all`ufficio cultura del Comune di Milano, per una ricognizione storica del Cenacolo e dei dipinti ed il linguaggio graalico dei dipinti. Leonardo – si spiega ancora – è stato ospite del Castello dell`antenato della principessa Yasmin, il Principe d`Amboise, in Francia. Sono oltre vent`anni che le rivelazioni del Montera sono una scoperta scontata, anche se sono tante e tali le scoperte della principessa che occorrerebbe una vera nuova enciclopedia per la ricognizione del sapere».
«Al medico Montera, se è stato veramente sincero nelle sue scoperte, non possiamo che suggerire di insistere in tale filone, ma prendendo atto che si potrebbe anche opinare che voglia ignorare volutamente che è una vecchia scoperta e che il primato spetta alla legittima erede di Federico II, che tra l`altro ha a lungo disquisito proprio nel Cosentino tali vicende nel castello di Roseto Capo Spulico, ove Federico II celò la sindone e il Graal custodito in un onfale, ossia una sfera di pietra, scoperto dalla principessa Yasmin che vive all`estero, e di cui è custode l`attuale proprietario, in quanto l`onfale è un bene monastico reliquiario dei legittimi eredi di Federico II che si definiva Sancta Propago e contiene materiale genetico»,
Come riferimento, la Fondazione Federico II di Edimburgo cita la pièce teatrale e le circostanze che riconducono all`interpretazione dei misteri non solo della Gioconda e del Cenacolo da cui si evince anche il palinsesto dell`origine di Leonardo.

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