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"Minotauro", «spostare il processo a Reggio»

TORINO È stato aggiornato al 26 ottobre il processo Minotauro sulla presenza della `ndrangheta in Piemonte, cominciato stamani davanti al Tribunale di Torino. I giudici dovranno pronunciarsi sulle nu…

Pubblicato il: 18/10/2012 – 15:32
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"Minotauro", «spostare il processo a Reggio»

TORINO È stato aggiornato al 26 ottobre il processo Minotauro sulla presenza della `ndrangheta in Piemonte, cominciato stamani davanti al Tribunale di Torino. I giudici dovranno pronunciarsi sulle numerose richieste degli avvocati difensori. Su tutte spicca quella di trasferire il processo in altre sedi come per esempio Reggio Calabria. «Se dobbiamo dare credito a quanto riportano le stesse carte dell`indagine – è stata la spiegazione fornita da uno dei legali – in questa vicenda il Piemonte dipende dalla Calabria: per aprire un “locale” (una cellula della `ndrangheta, ndr) era necessario chiedere l`autorizzazione alla “casa madre regina”. Anche le “doti” (i gradi della scala gerarchica dell`organizzazione, ndr) – ha aggiunto – venivano conferiti direttamente in Calabria. Quanto poi avveniva qui, dai rituali alle affiliazioni era solo la parte folcloristica». Uno degli avvocati ha chiesto di annullare il decreto di rinvio a giudizio perché, a suo dire, alcune trascrizioni delle telefonate non sono state tradotte dal dialetto calabrese e quindi «all`udienza preliminare – ha spiegato – non ero in condizione di capire se mi conveniva scegliere strade alternative come il rito abbreviato».

REGIONE, PROVINCIA E COMUNI VOGLIONO COSTITUIRSI PARTE CIVILE
La Regione Piemonte ha chiesto di costituirsi parte civile nel processo “Minotauro”. Stessa richiesta è stata avanzata dalla Provincia di Torino e dai Comuni di Torino, Volpiano, Leinì, Chivasso, Moncalieri e dall`associazione antimafia Libera.
Due amministrazioni comunali del Torinese hanno chiesto di costituirsi parte civile contro Nevio Coral, l`unico personaggio politico imputato al processo sulla presenza della `ndrangheta in Piemonte. Si tratta dei Comuni di Leini, dove Coral è stato a lungo sindaco, e Volpiano, paese di cui era consigliere comunale al momento dell`apertura dell`inchiesta (ora è sospeso) dove si trova il centro direzionale della sua impresa. Coral, agli arresti domiciliari, non è in aula. «L`inchiesta ha accertato lapresenza della `ndrangheta nel nostro territorio. E la sua sola presenza produce un danno per tutti»: lo ha detto l`assessore comunale di Torino, Roberto Tricarico, presidente della commissione di contrasto alla criminalità, oggi presente all`apertura del processo.

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