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Le primarie per cambiare la gestione del Pd

I consiglieri regionali del Pd, ad esclusione di Brunello Censore e di Carletto Guccione, danno la sensazione di essere affetti da sindrome di Stoccolma! Non si spiegherebbe diversamente la loro ades…

Pubblicato il: 25/10/2012 – 14:43
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Le primarie  per cambiare  la gestione del Pd

I consiglieri regionali del Pd, ad esclusione di Brunello Censore e di Carletto Guccione, danno la sensazione di essere affetti da sindrome di Stoccolma! Non si spiegherebbe diversamente la loro adesione in massa alla mozione Bersani, dopo le loro noiosissime rimostranze esternate a margine della Conferenza nazionale sul Mezzogiorno, svoltasi a Lamezia Terme, in cui lo stesso segretario nazionale non li ha degnati neanche di una citazione oltre che di una doverosa considerazione. A scanso di equivoci chiarisco subito che in quella circostanza ho ritenuto che Bersani avesse fatto bene a trattare a pesci in faccia un gruppo di opposizione che non si fa sentire né in consiglio regionale e né nel dibattito generale su quanto sta succedendo di grave nella gestione della cosa pubblica, ascrivibile alle responsabilità politiche e non solo dell’attuale presidente della giunta regionale.
In altre Regioni d’Italia sono stati sufficienti fatti meno gravi di quelli registrati in Calabria per mobilitare il protagonismo dell’opposizione, mentre qui assistiamo allo spettacolo indecoroso del gruppo regionale del Pd che tace o che, quando parla, annacqua le sue dichiarazioni di un perbenismo di facciata fuori luogo e fuori contesto! I calabresi indignati devono auspicarsi che le primarie segnino una netta discontinuità nelle modalità gestionali del partito in atto che consentono di fatto una commistione di ruoli tra controllori e controllati, offrendo all’opinione pubblica l’evidenza di una discrasia tra un partito che spinge per far emergere l’acutezza di una crisi senza precedenti e la rappresentanza istituzionale che si muove nel solco del più becero consociativismo per difendere “l’interesse particolare”.

* Comitato “Adesso” per Matteo Renzi

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