Costa Concordia, «tre milioni di risarcimento»
BARI Costa Crociere sarà citata in giudizio da tre ex componenti l`equipaggio della Concordia che chiedono un risarcimento del danno di tre milioni di euro, un milione ciascuno. I tre – il maitre Car…

BARI Costa Crociere sarà citata in giudizio da tre ex componenti l`equipaggio della Concordia che chiedono un risarcimento del danno di tre milioni di euro, un milione ciascuno. I tre – il maitre Carmelo Onorini, lo chef Leonardo Colombo e il tecnico di macchina Raffaele Pasquale Monteleone, già costituiti parte civile a Grosseto – tramite i loro legali hanno spiegato oggi, nel corso di una conferenza stampa tenuta a Bari, che, dopo l`incidente del 13 gennaio 2012, «quando il personale di bordo era ancora in terapia psicologica per superare lo stato di depressione post-traumatica dell`affondamento della nave», la società «ha cercato di tacitare tutti i membri dell`equipaggio con il pagamento di una irrisoria cifra di circa 10.000 euro, a fronte di somme dovute che possono sfiorare il milione».
I legali provvederanno ora a chiedere la rescissione contrattuale dell`accordo, stipulato «nell`evidente bisogno, determinato in alcuni casi dalla precaria situazione psico-fisica e in altri dalla necessità di ricevere pochi euro necessari a pagare il funerale della propria moglie». Quest`ultimo riferimento è a Colombo al quale, dopo il naufragio, è morta la moglie, da tempo ammalata. In sostanza, i legali dei tre ex marittimi ritengono che Costa abbia posto al personale il «vincolo di poter lavorare nella società per il futuro esclusivamente nel caso di firma dell`accordo, ovvero approfittando di chi avesse la necessità di far fronte alle prime incombenze con quelle irrisorie cifre di risarcimento». Secondo i tre ex marittimi, infine, «non è possibile che il comandante Schettino abbia fatto tutto da solo» e per questo chiedono alla magistratura di verificare le «concause del sinistro».