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SISMA SUL POLLINO | La giunta chiederà lo stato d`emergenza

REGGIO CALABRIA La giunta regionale chiederà lo stato di emergenza per le zone colpite dal terremoto. Il parlamentino calabrese ha approvato un provvedimento per sollecitare l’intervento dello Stato…

Pubblicato il: 29/10/2012 – 15:12
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SISMA SUL POLLINO | La giunta chiederà lo stato d`emergenza

REGGIO CALABRIA La giunta regionale chiederà lo stato di emergenza per le zone colpite dal terremoto. Il parlamentino calabrese ha approvato un provvedimento per sollecitare l’intervento dello Stato nelle zone interessate dal sisma del 26 ottobre. «Il governo non può lavarsi le mani. Faremo la nostra parte, ma non potrà bastare. È necessario che ci si preoccupi della Calabria così come avvenuto in Veneto e in altre regioni italiane».
Il governatore Peppe Scopelliti ha espresso forte preoccupazione di fronte alle espressioni del capo della Protezione civile Franco Gabrielli, per il quale non esisterebbero le condizioni per la proclamazione dello stato d’emergenza nella zona del Pollino. «Metteremo delle risorse, ma saranno minime – ha spiegato il presidente della giunta –. Al momento non riusciamo neanche a pagare gli stipendi, visto che la scarsa liquidità dovuta alla mancanza dei trasferimenti statali».
Il rischio è che senza la disponibilità del governo gli effetti del sisma continueranno a farsi sentire anche in futuro. «Per fortuna non ci sono stati morti, ma questo non può offrire al governo l’opportunità di non guardare a quello che succede nel nostro territorio. Ci sono stati danni importanti ed è necessario lo stesso impegno registrato in altre parti del Paese».
Il governatore ha poi comunicato l’esistenza di un piano regionale per l’assistenza alle famiglie sfollate. «Una cosa però è l’emergenza, altra è garantire alle famiglie la possibilità di tornare a vivere nelle proprie case», ha aggiunto Scopelliti, che ha cercato di sollecitare in questo modo l’intervento del governo nazionale. A inizio seduta era stato il sottosegretario alla Protezione civile Franco Torchia a fare il punto sulle zone del Pollino colpite dal sisma del 26 ottobre. Gli interventi per far fronte all’emergenza hanno riguardato sia l’assistenza alle popolazione terremotate sia la ricognizione degli edifici e delle strutture maggiormente colpiti dal terremoto.
I sopralluoghi hanno riguardato in particolar modo le abitazioni di Mormanno, Laino Borgo e Laino Castello. «Rimane complicata la situazione dei luoghi di culto, con molte chiese inagibili e in condizioni di stabilità precaria», ha spiegato Torchia. Secondo Alfonso Dattolo «l’organizzazione dei soccorsi è stata una dimostrazione di efficienza».
Il capogruppo Udc ha condiviso l’idea di dare mandato alla giunta regionale per chiedere al governo la proclamazione dello stato di emergenza. «Servono ricognizioni più puntuali senza aspettare che avvengano danni irreparabili», ha aggiunto. Mario Maiolo (Pd), dopo aver ricordato le considerazioni del capo della Protezione civile, Franco Gabrielli, sulla mancanza di criticità tali da giustificare lo stato di emergenza nel Pollino, ha avanzato l’idea di richiedere al governo Monti un intervento finalizzato a interventi di prevenzione e di riduzione del rischio sismico. «Un percorso – ha aggiunto – per la messa in sicurezza delle comunità».

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