Dima "interroga" Monti: «Verrà dichiarato la stato di calamità?»
COSENZA Un`interrogazione al presidente del Consiglio dei ministri Mario Monti è stata presentata dal deputato Giovanni Dima per sapere «se il governo è intenzionato a dichiarare lo stato di calamità…

COSENZA Un`interrogazione al presidente del Consiglio dei ministri Mario Monti è stata presentata dal deputato Giovanni Dima per sapere «se il governo è intenzionato a dichiarare lo stato di calamità naturale per le aree coinvolte da un sisma che ha causato gravi danni ad una zona che ora risulta essere ancora più esposta a rischi di carattere idrogeologico» e «quali iniziative intenda porre in essere per salvaguardare le popolazioni ed i territori in questione anche da contraccolpi di carattere economico».
La scossa, scrive Dima, «ha purtroppo causato la morte per infarto di un uomo di 84 anni, probabilmente per la paura, e molteplici danni che hanno riguardato la strada provinciale Mormanno-Rotonda chiusa al traffico per caduta di massi, l`ospedale di Mormanno, immediatamente evacuato a scopo precauzionale, decine di abitazioni private del suo centro storico e la stessa cattedrale che sono state dichiarate inagibili nonché alcuni crolli registrati ad Altomonte e nei Comuni limitrofi. L`attività di controllo strumentale sulla stabilità degli edifici pubblici e privati che sembrano essere stati maggiormente colpiti sta continuando a ritmo serrato e sta riguardando soprattutto i centri abitati inseriti nel perimetro dell`emergenza che sono Mormanno, Laino Borgo, Laino Castello, Acquaformosa, Morano, Castrovillari, Altomonte e Papasidero. Secondo quanto riferito dal sottosegretario alla Protezione civile della Regione Calabria, il bilancio dei danni subiti dai Comuni colpiti dal sisma sembrerebbe ben più grave di quanto ipotizzato inizialmente, tanto è vero che si parla di almeno un 35% di abitazioni lesionate, con punte di maggiore criticità in alcuni centri come Mormanno».
«Non si comprendono – ha concluso Dima – le motivazioni che hanno spinto il capo della Protezione civile nazionale ad affermare che non sussisterebbero le condizioni per dichiarare lo stato di calamità naturale atteso che la Regione, nonostante gli apprezzamenti ed i meriti riconosciuti dallo stesso responsabile della Porciv per la rapidità di intervento mostrata, non può fornire da sola tutte le risposte necessarie per far fronte a questa crisi e che quindi sarebbe necessario un più concreto intervento del governo che non dovrebbe esimersi dal guardare alle esigenze di questo territorio così come è stato fatto in altre parti del Paese».