Ciconte: «Adesso la Stasi si dimetta»
Adesso la vicepresidente Stasi si dimetta. A chiederlo è il consigliere regionale di Progetto democratico Vincenzo Ciconte. «Dopo la presa di posizione della Stasi sul riordino delle Province, in net…

Adesso la vicepresidente Stasi si dimetta. A chiederlo è il consigliere regionale di Progetto democratico Vincenzo Ciconte. «Dopo la presa di posizione della Stasi sul riordino delle Province, in netta contraddizione con quanto sostenuto da Scopelliti e Talarico nel corso dell’ultima seduta consiliare, sarebbe opportuno che la stessa Stasi rassegnasse le immediate dimissioni dal suo ruolo di vicepresidente dell’esecutivo calabrese. Appare chiaro infatti – scrive Ciconte – che la maggioranza di centrodestra è diventata una vera e propria armata Brancaleone. Non mi sorprende affatto, pertanto, la secca dichiarazione alla stampa del vicepresidente Stasi: “Mai con Catanzaro”, dopo che lo stesso Scopelliti, in conferenza dei capigruppo, e ribadendolo poi in maniera esplicita in consiglio regionale, aveva dato precise garanzie di farsi promotore della ricostituzione della Provincia madre di Catanzaro qualora non venisse accolto il ricorso alla Corte Costituzionale. Insomma, a chi imputava, malevolmente, agli esponenti della minoranza di aver fatto arenare la proposta su “Catanzaro Provincia madre”, faccio notare come siano state proprio le contraddizioni all’interno della stessa maggioranza a impedire una chiara scelta da parte del Consiglio nella direzione da me sempre auspicata. Contraddizioni – aggiunge il consigliere regionale – rese ancora più evidenti da alcuni esponenti che finalmente hanno gettato la maschera dimostrando di essere ancora arroccati a beceri campanilismi che hanno sempre provocato danni incalcolabili all’intera Calabria. Pertanto, chiedo che la Stasi, espressione della fortunata casta dei “nominati”, abbia almeno il pudore e il buon senso di dimettersi dal prestigioso e delicato incarico di vicepresidente della giunta regionale».