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Cnr di Mangone, la protesta dei lavoratori

«La sottoscritta … in servizio presso l’Isn di Mangone (Cs) in qualità di … a tempo indeterminato, matricola 10174, comunica di essere venuta a conoscenza indirettamente di quanto previsto all`or…

Pubblicato il: 12/11/2012 – 12:06
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Cnr di Mangone, la protesta dei lavoratori

«La sottoscritta … in servizio presso l’Isn di Mangone (Cs) in qualità di … a tempo indeterminato, matricola 10174, comunica di essere venuta a conoscenza indirettamente di quanto previsto all`ordine dei giorno del prossimo CdA relativamente alta riorganizzazione dell`Istituto di Scienze Neurologiche, sede nella quale da anni lavora. Tanto è fonte di preoccupazione, considerata l`importanza e gli sviluppi della discussione, che sicuramente influenzeranno l`attività lavorativa e la crescita professionale dei ricercatori impegnati nell’attuale struttura. Si precisa che non è stata data alcuna informazione riguardante attività riconducibili a quanto in discussione all`odg, così come previsto ai sensi dell`art. 25 del R.O.F., oltre che necessaria per il raggiungimento di un obiettivo scientifico comune nell`interesse dell`Ente e della collettività. Si chiede, pertanto, di essere debitamente informata ed ascoltata in merito all`argomento ai sensi dell`art. 25 del Rof e nell`ottica di una proficua collaborazione.
Distinti saluti», eccetera eccetera. La palla passa a Roma, ma i dipendenti del Cnr di Mangone non accettano che il destino passi sopra le loro teste senza colpo ferire e, contratto alla mano, si sono messi di traverso. Hanno preso carta e penna e, in tanti, hanno scritto al presidente, al direttore generale e al consiglio di amministrazione del Cnr per far sentire le ragioni di chi in quella struttura di eccellenza lavora da tanti anni.
E’ l’ultimo atto di una partita dai contorni poco chiari, che vede il direttore dell’Isn, Antonio Gambardella, Gianluigi Condorelli, già direttore del dipartimento di medicina ed ora coordinatore del comitato ordinatore del nuovo dipartimento di Scienze Biomediche e Aldo Quattrone, rettore dell’università di Catanzaro, spingere per il trasferimento della struttura sotto la calda coperta dell’ateneo “Magna Graecia” e i lavoratori opporsi a questa soluzione.
Per la verità ad opporsi non sono solo i dipendenti del Cnr. Negli ultimi mesi è stato tutto un succedersi di interrogazioni parlamentari e regionali, documenti politici, interventi pubblici di tanti esponenti dell’opposizione che hanno tentato di capire le ragioni che stanno dietro questo trasferimento di cui in pochi riescono a vedere le ragioni scientifiche. E purtroppo anche il destino del Cnr di Mangone rischia di essere letto come una battaglia di campanile fra Cosenza e Catanzaro senza badare alle conseguenze di una ristrutturazione che avrebbe pesanti conseguenze anche sui tantissimi utenti della struttura.
Oggi il consigliere regionale di Italia dei Valori Mimmo Talarico, uno dei più attivi nella difesa dell’istituto di ricerca, porterà la questione in consiglio regionale. Scopelliti, poco più di un mese fa, in una lettera inviata al presidente della Provincia di Cosenza Mario Oliverio, assicurava che «a Struttura Commissariale ha regolamentato il finanziamento del Cnr assegnando il relativo budget all`Asp di Cosenza affinché la stessa provvedesse alla contrattualizzazione dello stesso Cnr, con sede a Piano Lago di Mangone». Così l’attività diagnostica sospesa potrebbe ripartire. Siamo rimasti agli impegni, scritti e verbali, ma il destino della struttura resta ancora incerto.

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