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Diciottenne accoltellato a Pavia: confessa il fidanzato della cugina

PAVIA Ha confessato Angelo Siciliano (25 anni), il giovane fermato per l`omicidio di Gianluca Serpa, il diciottenne calabrese morto per dissanguamento dopo essere stato accoltellato al petto nella no…

Pubblicato il: 27/11/2012 – 11:07
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Diciottenne accoltellato a Pavia: confessa il fidanzato della cugina

PAVIA Ha confessato Angelo Siciliano (25 anni), il giovane fermato per l`omicidio di Gianluca Serpa, il diciottenne calabrese morto per dissanguamento dopo essere stato accoltellato al petto nella notte tra domenica e lunedì a Chignolo Po (Pavia). Il presunto omicida è il fidanzato della cugina della vittima il presunto accoltellatore. Siciliano ha confessato di aver colpito il giovane ma ha precisato di essersi difeso da un`aggressione da parte del padre e del fratello di Serpa (gli stessi che hanno portato Gianluca in ospedale dove poi è morto).
Da tempo, tra la famiglia di Gianluca Serpa e quella dello zio Sergio era in corso un forte dissidio, nato dopo lo scioglimento di una società di lavori edili che avevano in comune. Il padre di Serpa e lo zio ne avevano creato altre due e Angelo Siciliano era stato assunto dallo zio e si era fidanzato con sua figlia. Suo malgrado, era quindi finito a pieno titolo nella saga che vedeva opposte le due famiglie. Domenica sera una telefonata della fidanzata: “Vieni a casa mia perché c`è casino“. Angelo Siciliano c`era andato con un
coltello, preso da casa, perché aveva fiutato una brutta aria. Quindi la discussione, la lite e poi due coltellate a Gianluca
Serpa.
La vittima da tempo lavorava come operaio assieme al padre, Giacomo Serpa, di 46 anni, coniugato con una figlia di Luciano Martello, alias “u biondo”, ritenuto dagli inquirenti boss dell’omonimo clan e assassinato il 12 luglio 2003 a Fuscaldo sulla strada statale 18.
La vittima era incensurata e secondo quanto appreso sarebbe estraneo ad ambienti malavitosi. Sembrerebbe, infatti, che la madre del ragazzo si fosse trasferita al Nord proprio per troncare definitivamente ogni legame con quegli ambienti. Il giovane era ben integrato a Pavia e giocava anche in una squadra di calcio locale.
L`accoltellamento è avvenuto in via XXV Aprile, non lontano dalla strada dove risiedeva il ragazzo, in via Garibaldi.

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