Regione, rinnovate le commissioni consiliari

REGGIO CALABRIA Lunga giornata di appuntamenti istituzionali a Palazzo Campanella. I consiglieri regionali sono stati impegnati nelle votazioni per il rinnovo delle commissioni consiliari, che dopo gli ultimi tagli ai costi della politica sono passate a sei. Nessuna sorpresa rispetto alle previsioni della vigilia. In seguito al provvedimento approntato in Conferenza dei capigruppo e approvato poi dal Consiglio, le competenze sui fondi comunitari vengono trasferite alla commissione Bilancio, quelle relative alle Riforme passano alla commissione Affari istituzionali e le funzioni del Comitato di controllo contabile saranno attribuite alla commissione di Vigilanza. Il Pdl ha mantenuto la guida della commissione Sanità con Nazzareno Salerno e quella Affari istituzionali con Giuseppe Caputo. Il movimento “Scopelliti Presidente” ha confermato Candeloro Imbalzano alla guida Bilancio e Salvatore Magarò a quella anti-`ndrangheta. La quarta Commissione Ambiente è rimasta all’Udc che ha proceduto ad un cambio interno con il passaggio della staffetta tra il presidente uscente Alfonso Dattolo e Gianluca Gallo. La Commissione Vigilanza, arricchita delle funzioni fin qui esercitate dal Comitato di controllo contabile, è rimasta invece ad Insieme per la Calabria. All’interno del gruppo è stata operata la sostituzione in corsa tra Giulio Serra e il neo entrato in Consiglio Aurelio Chizzoniti.
Il cronoprogramma messo a punto in Conferenza dei capigruppo prevede un tour de force prima della pausa natalizia. Il prossimo 14 dicembre dovrebbe arrivare in aula un primo pacchetto di riforme. Per il 19 dicembre, invece, è stato convocato il consiglio regionale per l’approvazione del bilancio di previsione per il 2013 che dovrà passare prima al vaglio della commissione competente.
Il gruppo consiliare regionale del Pd, a conclusione delle sedute di insediamento delle commissioni, ha diffuso un documento. «Abbiamo assunto la responsabilità di eleggere – si afferma nel documento -, in tutte le Commissioni, nostri rappresentanti nel ruolo di vicepresidenti, statutariamente garantiti per i gruppi di minoranza. Tale circostanza è  stata determinata dagli impegni politici contingenti, che non hanno reso possibile un confronto definitivo tra i gruppi di minoranza, e dalle necessità di garantire la prosecuzione del lavoro delle commissioni in concomitanza della sessione consiliare di bilancio».
«Gli eletti vicepresidenti delle Commissioni, a garanzia di un equilibrio largamente condiviso – è detto ancora nel documento – hanno politicamente assunto l`impegno di addivenire in tempi brevi all`indicazione di rappresentanti di una intesa più generale con tutti i gruppi di minoranza. Il presidente del gruppo consiliare del Partito democratico continuerà, nei prossimi giorni, a rendersi promotore, assieme agli altri presidenti dei gruppi di minoranza, di confronti utili a definire con immediatezza una condivisa rappresentanza all`interno degli uffici di presidenza delle commissioni».