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La Procura di Milano rilancia l`allarme `ndrangheta

ROMA “Per la Lombardia non si può parlare solo di infiltrazione mafiosa, ma di radicamento del tessuto sociale di alcune organizzazioni criminali, in particolare della `ndrangheta”. Lo ha denunciato…

Pubblicato il: 27/11/2012 – 23:21
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La Procura di Milano rilancia l`allarme `ndrangheta

ROMA “Per la Lombardia non si può parlare solo di infiltrazione mafiosa, ma di radicamento del tessuto sociale di alcune organizzazioni criminali, in particolare della `ndrangheta”. Lo ha denunciato il procuratore della Repubblica di Milano, Edmondo Bruti Liberati, in audizione davanti alla Commissione parlamentare antimafia. “Dire che `tutto è mafia` è sbagliato almeno quanto dire che `la mafia non esiste` – ha spiegato il procuratore, ma certo si è ormai passati da reati classici commessi dagli affiliati al coinvolgimento sempre più esteso di soggetti appartenenti al mondo istituzionale, alla cosiddetta area grigia”.
“Non è solo la criminalità organizzata a infiltrarsi nella società civile – ha sottolineato Bruti Liberati – esiste anche un movimento inverso, di esponenti della società civile e delle istituzioni che cercano il rapporto con la mafia”. “E` un fenomeno difficile da aggredire – ha ammesso il procuratore aggiunto della Dda milanese, Ilda Boccassini – visto che spesso i protagonisti sono persone che vivono e lavorano intorno a noi, in una parola degli insospettabili: esistono almeno 26 locali della `ndrangheta in Lombardia, l`organizzazione ha una sua autonomia affaristica, ovviamente su basi illegali, ma mantiene salde le radici e la cultura della tradizione e questa è la sua forza”. “La `ndrangheta è largamente diffusa nella regione – ha ribadito Alessandra Dolci, pm dell`operazione Crimine – con strutture di coordinamento che interpretano le regole, risolvono i conflitti, partecipano alla selezione dei vertici, autorizzano l`apertura di nuove locali. L`organizzazione esercita una fortissima capacità di intimidazione, favorita dalla disponibilità pressoché inesistente da parte delle vittime a collaborare con l`autorità giudiziaria, e una sorta di monopolio del movimento terra: sul mercato ci sono solo ditte e padroncini calabresi che praticano prezzi stracciati grazie alla sistematica elusione delle norme sui rifiuti, con conseguenze spesso drammatiche per il territorio”.

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