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Il centrosinistra lotti per la ripetizione integrale del voto catanzarese

Ritengo opportuno esprimere alcune considerazioni, in merito alla sentenza del Tar Calabria che ha parzialmente accolto le istanze del centrosinistra in riferimento a brogli elettorali nelle elezioni…

Pubblicato il: 30/11/2012 – 16:40
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Il centrosinistra lotti per la ripetizione integrale del voto catanzarese

Ritengo opportuno esprimere alcune considerazioni, in merito alla sentenza del Tar Calabria che ha parzialmente accolto le istanze del centrosinistra in riferimento a brogli elettorali nelle elezioni del sindaco di Catanzaro.
Il centrosinistra aveva individuato brogli in circa 30 sezioni su 90 e cioè in un terzo dei seggi predisposti. Il Tar ha disposto la ripetizione delle operazioni elettorali solo in otto sezioni.
Da un’attenta analisi di precedenti pronunce giurisdizionali, emerge che le soluzioni adottate sono state ben diverse rispetto a ciò che è stato deciso a Catanzaro. Infatti per eventi più blandi di quelli occorsi nel capoluogo, le magistrature competenti, hanno optato per soluzioni più radicali, annullando le elezioni nella loro globalità.
Anche il dibattito sorto, tutto interno al centrodestra, a commento della decisione del Tar non convince molto: associazioni culturali, organizzazioni di vario tipo, movimenti e sigle varie hanno provato a imbastire spiegazioni allo scopo di giustificare l’operato dei propri responsabili politici, ma quello che è palesemente mancato è l’autenticità di un dibattito che non fosse di parte e mirasse al cuore del problema, recuperando motivazioni onorevoli e razionali per la città, restituendo a Catanzaro e ai suoi cittadini la fiducia nella politica.
In questa nuova tornata elettiva può verificarsi, inoltre, che alcuni candidati, resosi conto dalla quantità di voti ricevuti, formino degli ”apparentamenti”, e cioè facciano confluire il proprio “bagaglio di voti” su uno dei candidati più sicuri di risultare.
Oltre tutto, nelle prossime elezioni circoscritte a otto sezioni, pur volendo ripristinare una geografia di partenza dei voti trasparente e simile a quella delle precedenti elezioni, nessuno può assicurarci che gli elettori possano essere di nuovo raggiunti e presenti come prima e questo per svariati motivi quali: trasferimenti di residenza in altri Comuni, il seggio itinerante dell’ospedale, l’impossibilità per qualcuno di poter essere presente il 20 ed il 21 gennaio (sono queste le nuove date prescelte), il cambio di “casacca” di alcuni potenziali consiglieri, in ossequio alla logica del potere che oggi domina.
Infine c’è da evidenziare che il centrodestra, schieramento risultato soccombente nel giudizio instaurato innanzi al Tar, si ricorda costituitosi nella qualità di Comune, ha posto sulla testa dei cittadini catanzaresi il costo delle spese legali di tale giudizio.
Sembra adesso che le intenzioni per un eventuale ricorso al Consiglio di Stato si siano raffreddate, forse perché si è capito, anche dalle motivazioni depositate dopo la sentenza del Tar, che il Consiglio di Stato sicuramente deciderebbe per l’annullamento globale e non parziale.
Tutte queste motivazioni contribuiscono a creare confusione, a minare la trasparenza necessaria, a falsare, in qualche modo il voto, non assicurando la voglia di autenticità e di verità che la città richiede e che richiedono pure gli occhi degli italiani puntati su Catanzaro, divenuta città emblematica, suo malgrado, di un Sud che non riesce a decollare.
È questo il modo di far capire a tutti che si sono abbandonate le vecchie logiche di clientela e di controllo del voto? È così che si vuole rassicurare i cittadini sulla loro capacità di incidere sul sistema e sulla società?
Esorto dunque il centrosinistra di Catanzaro a non considerare la sentenza del Tar come un punto di approdo finale, ma come l’inizio di altre eventuali azioni più radicali da poter richiedere agli organi competenti, prima fra tutte quella della riproposizione al Consiglio di Stato della domanda concernente l’annullamento totale delle elezioni del maggio scorso.
Invito inoltre la deputazione di Catanzaro e della Regione a una grande battaglia di legalità affinché del problema sia investito il ministero degli Interni, il quale esaminati gli atti che verranno messi a sua disposizione, dovrà valutare un eventuale intervento per restituire in tutti gli enti di vario livello la giusta agibilità istituzionale che al capoluogo di regione manca da troppo tempo e che pretende di riavere al più presto.  

*Candidato lista Pd alle elezioni comunali di Catanzaro

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