Migliaia in piazza per dire sì alla bonifica
PRAIA A MARE Oltre un migliaio di persone hanno partecipato alla manifestazione ambientalista organizzata dinanzi ai cancelli della ex fabbrica Marlane di Praia a Mare. Un`iniziativa di protesta dei…

PRAIA A MARE Oltre un migliaio di persone hanno partecipato alla manifestazione ambientalista organizzata dinanzi ai cancelli della ex fabbrica Marlane di Praia a Mare. Un`iniziativa di protesta dei gruppi ambientalisti calabresi per attirare l`attenzione sui terreni inquinati dalle aziende manifatturiere in questi ultimi decenni, di cui chiedono la bonifica.
La scelta di Praia a Mare non è stata casuale. La fabbrica ex Marlane è al centro di un processo che vede imputati gli ex responsabili dello stabilimento per la morte di un centinaio di operai a causa delle sostanze utilizzate nei processi produttivi parte delle quali, secondo quanto emerso da indagini della magistratura, sarebbero ancora presenti nel terreno circostante. Nel corso della manifestazione è stata chiesta attenzione anche per l`ex Pertusola Sud di Crotone, per Cassano Jonio, per la Valle dell`Oliva e per altri terreni dove sono stati sotterrati rifiuti tossici. I manifestanti hanno chiesto la creazione di una commissione regionale che identifichi tutti i terreni e i fiumi da bonificare, Comune per Comune oltre a un`indagine epidemiologica sugli abitanti che vivono in prossimità di siti inquinati, l`istituzione del registro dei tumori, provincia per provincia, e un registro dei tumori speciali per i bambini che ne vengono colpiti. È stato chiesto anche che l`ospedale di Praia a Mare diventi un centro oncologico con strumenti di ricerca per i territori calabresi, così come che venga potenziato il reparto oncologico di Paola. «È giunta l`ora – hanno detto i manifestanti – che chi ha provocato consapevolmente questa devastazione, questi lutti non più rimarginabili, questo dolore che non si placa, questa rabbia che esprime una volontà forte di fare giustizia, faccia i conti con i suoi crimini, e che sia esemplarmente punito attraverso sentenze che servano anche da monito a chiunque voglia prendere il cattivo esempio di comportarsi in modo analogo in ogni altro angolo della nostra regione e del nostro Paese». All`iniziativa hanno aderito decine di associazioni ambientaliste.