Caso Rappoccio, la Procura vuole riunire tutte le inchieste
REGGIO CALABRIA Nulla di fatto al processo Rappoccio: il pm Annalisa Arena ha chiesto un rinvio dell`udienza fissata per oggi, anticipando che la Procura chiederà la riunione dei procedimenti che ved…

REGGIO CALABRIA Nulla di fatto al processo Rappoccio: il pm Annalisa Arena ha chiesto un rinvio dell`udienza fissata per oggi, anticipando che la Procura chiederà la riunione dei procedimenti che vedono imputato l`ex consigliere regionale del gruppo “Insieme per la Calabria” Antonio Rappoccio perché «oggi è detenuto per altra causa, ma i fatti oggetto di quel procedimento sono connessi a quelli oggi in esame».
Dopo il rinvio a giudizio per corruzione elettorale che ha portato all`udienza di oggi, Rappoccio è stato infatti arrestato con l`accusa di associazione a delinquere, corruzione elettorale aggravata, truffa e peculato. Tutti reati per i quali l`avvocato generale dello Stato, Francesco Scuderi, ha chiesto e ottenuto il giudizio immediato. Una richiesta nata all`epoca dalle motivazioni con le quali i giudici del Riesame hanno confermato l`ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip Pedone. Per il Tribunale della libertà infatti, Rappoccio aveva «callidamente perseguito un crimine odioso» perchè «la struttura organizzativa ideata e coordinata da Rappoccio era fondata non solo su un mero progetto di captazione del consenso elettorale ma si sostanziava nella strumentalizzazione del bisogno occupazionale di migliaia di giovani elettori e delle rispettive famiglie attraverso il consapevole studiato utilizzo di uomini e mezzi in vista della creazione di una fittizia selezione concorsuale e rappresentando possibilità di lavoro apparentemente concrete».
Al centro di quell`inchiesta, condotta dalla polizia giudiziaria della guardia di finanza, i concorsi fantasma banditi da alcune cooperative attraverso le quali Rappoccio e i suoi complici (oggi indagati) avrebbero promesso posti di lavoro inesistenti in cambio dei voti alle ultime elezioni regionali. Tutte circostanze in parte connesse a quelle in esame nel procedimento che oggi vede imputato Rappoccio per la sola corruzione elettorale.
Ed è questa la ragione per cui il pubblico ministero ha chiesto la riunione dei due procedimenti, producendo a sostegno della propria richiesta una copia conforme del decreto di giudizio immediato fissato per il prossimo 27 febbraio. Argomentazioni che non hanno trovato ostacolo nella difesa di Rappoccio, rappresentata dall`avvocato Giacomo Iaria e sembrano aver convinto il presidente del Tribunale, Andrea Esposito, che ha rinviato tutti all`udienza del 27 febbraio quando verrà formalmente assunta una decisione sull`eventuale riunione dei procedimenti.