Infinito, dal tribunale di Milano 40 condanne
Il collegio dell`ottava sezione penale presieduto da Maria Luisa Balzarotti ha deciso 40 condanne nel processo con rito ordinario seguito alla maxi operazione Infinito, volta a colpire presunte infil…

Il collegio dell`ottava sezione penale presieduto da Maria Luisa Balzarotti ha deciso 40 condanne nel processo con rito ordinario seguito alla maxi operazione Infinito, volta a colpire presunte infiltrazioni della `ndrangheta in Lombardia. Le pene vanno dai 3 ai 20 anni. Tre le assoluzioni. La condanna più alta è andata a Pio Candeloro, 20 anni. Tredici gli anni di carcere inflitti all`ex direttore dell`Asl di Pavia Antonio Chiriaco, definito dagli investigatori «figura inquietante e paradigmatica». Chiriaco è stato inoltre condannato a risarcire la Regione Lombardia per 200mila euro. Tra le 40 condanne ci sono anche quelle a Pino Neri, 18 anni considerato ex capo della struttura di vertice della `ndrangheta in Lombardia (“La Provincia”), e all`ex carabiniere Michele Berlingeri (13 anni e sei mesi). È stato invece condannato a 12 anni di reclusione Ivano Perego, della Perego General contractor. Per loro i giudici, presieduti da Maria Luisa Balzarotti, hanno stabilito anche, a pena espiata, 3 anni di libertà vigilata.
In totale alla Regione Lombardia è stato riconosciuto un risarcimento di 1 milione e 200mila euro, 300mila invece alla Calabria. Sono stati disposti inoltre risarcimenti da parte di alcuni degli imputati alla presidenza del Consiglio dei ministri per 500mila euro al ministero dell`Interno e al ministero della Difesa. Trecentomila euro sono stati stabiliti anche per i Comuni di Bollate, Pavia, Seregno e Desio, per la Provincia di Monza-Brianza.
Un religioso silenzio ha accompagnato la lunga lettura del dispositivo avvenuta all`interno dell`aula bunker di via Filangeri, al cospetto di imputati fuori e dietro le sbarre, di familiari e una platea di giornalisti. Un silenzio interrotto solo per un attimo da una reazione di sconforto venuta da parte di familiari. Si è chiuso così, in primo grado, un altro capitolo delle indagini “Infinito” della Dda di Milano, guidata da Ilda Boccassini che avevano individuato una quindicina di presunte “locali” della `ndrangheta sparse per Milano e dintorni. In 174 vennero arrestati in Lombardia e la Procura di Milano chiese e ottenne il giudizio immediato. Più di una decina hanno già patteggiato, 110 sono stati giudicati e condannati con rito abbreviato.
«Bene. La reazione investigativa è stata profonda e immediata e altrettanto è stata la reazione della magistratura giudicante. Contro l`infiltrazione criminale nelle istituzioni servono risposte così». È il commento del presidente del Consiglio regionale della Lombardia Fabrizio Cecchetti (Lega Nord) alla sentenza dei giudici dell`ottava sezione penale di Milano che nell`ambito del processo derivante dalla maxi operazione “Infinito”. «Quando c`é di mezzo la `ndrangheta – ha aggiunto ancora il presidente Cecchetti – la risposta delle istituzioni deve essere forte. Se esistono connivenze e complicità devono essere stroncate, a qualsiasi livello esse si annidino».