Il centrosinistra elabora una manovra finanziaria alternativa
LAMEZIA TERME Il centrosinistra calabrese prova a fare fronte comune in vista dei prossimi appuntamenti in consiglio regionale. Questa mattina a Lamezia Terme, nella sede regionale dei democrat, si s…

LAMEZIA TERME Il centrosinistra calabrese prova a fare fronte comune in vista dei prossimi appuntamenti in consiglio regionale. Questa mattina a Lamezia Terme, nella sede regionale dei democrat, si sono ritrovati i rappresentanti di Pd (D`Attorre, Principe e Battaglia), Psi (Incarnato), Sel (Di Martino e Aiello) e Idv (Giordano) per studiare nei dettagli una strategia comune sul voto al pacchetto di riforme (messo a punto in un progetto di legge del sottosegretario Alberto Sarra e che sarà esaminato dal consiglio regionale in programma per venerdì) taglia “enti-inutili” su cui il centrodestra si gioca gran parte della propria credibilità. I rappresentanti dei quattro partiti (alla riunione non erano presenti nessun esponente del movimento “Autonomia e Diritti”) si sono ritrovati d`accordo sulla necessità di «incalzare la destra» sulla reale applicabilità dei tagli agli enti-subregionali che, nella maggior parte dei casi, si sono rivelati dei veri e propri carrozzoni mangiasoldi. Tra i principali interventi, si prevedono organismi unici per le Aterp e le Asi nonché il riordino dei consorzi di bonifica. Parimenti, dovrebbero essere soppresse le Fondazioni Field, Calabria Etica e Film Commission, gli enti fiera regionali, i Parchi marini e la Fondazione Terina. La misure draconiane dovrebbero comportare un risparmio compreso tra i 15 e i 20 milioni.
Sguardo puntato pure sulla manovra finanziaria, approvata non senza difficoltà in giunta regionale, e che nelle prossime ore arriverà a Palazzo Campanella. Le forze di opposizione hanno convenuto sulla possibilità di arrivare in Aula con una serie di proposte «radicalmente alternative» al documento contabile messo a punto dal centrodestra. «Abbiamo idee – sarebbe stato il commento unanime registrato nel corso dei vari interventi – molto diverse su lavoro, politiche sociale e assistenza ai ceti deboli». In un contesto del genere, non è difficile prevedere che per il 19 e 20 dicembre (giorni in cui la manovra dovrebbe arrivare in Consiglio) sarà bagarre.
Nel corso della riunione non sono mancati accenni anche alla situazione politica nazionale. Principe e gli altri capigruppo della minoranza potrebbero chiedere a Scopelliti di riferire in Aula su quello che sarà del futuro di questa legislatura. Il discorso si intreccia, nonostante le smentite ufficiali, con quello di una possibile candidatura al Parlamento per il governatore calabrese. È D`Attorre a riassumere il senso dell`iniziativa: «Il presidente della Regione deve dire la verità ai calabresi e soprattutto deve spiegare come mai ha inteso ignorare la richiesta di un avviare un percorso ordinato verso le elezioni per il rinnovo del consiglio regionale. È chiaro a tutti il fatto che questa legislatura ormai non ha più motivo di continuare a essere tenuta in vita».