Regione, scontro in commissione Bilancio sulla manovra finanzaria
REGGIO CALABRIA Che fosse un bilancio lacrime e sangue già lo si sapeva. Che invece diventasse oggetto di scontro durante la prima seduta di commissione a Palazzo Campanella era meno meno prevedibile…

REGGIO CALABRIA Che fosse un bilancio lacrime e sangue già lo si sapeva. Che invece diventasse oggetto di scontro durante la prima seduta di commissione a Palazzo Campanella era meno meno prevedibile. Fatto sta che è muro contro muro tra centrodestra e opposizione. A far saltare dalla sedia gli esponenti del centrosinistra è soprattutto la tempistica per l`esame della manovra finanziaria predisposto dal presidente della commissione Bilancio Candeloro Imbalzano. L`organismo infatti riprenderà i lavori lunedì 17 dicembre alle 11 con le audizioni delle forze sociali e produttive, le associazioni ed altri soggetti istituzionali. Il termine ultimo per la presentazione degli emendamenti al Bilancio di previsione 2013 ed al Collegato alla Finanziaria è stato fissato entro le 19 della stessa giornata. Il giorno successivo i lavori inizieranno alle 12 fino alla conclusione dell’esame dei due documenti. «È chiaro che scontiamo le pesanti conseguenze delle manovre del governo, fino all’ultimo decreto 174 – ha sottolineato durante la sua introduzione l`assessore regionale al Bilancio Giacomo Mancini – e siamo chiamati a rispondere a sfide più complesse e difficili. A noi spetta anche il compito – ha proseguito – di affrontare la partita delle riforme con l’obiettivo di sfrondare il superfluo per raggiungere nel 2014 il pareggio di bilancio. Il governo – ha detto ancora Mancini – ha tracciato una sorta di “dead line” al prossimo 23 dicembre, data entro cui tutte le regioni dovranno allinearsi ai nuovi parametri, da cui discendono, in mancanza del rispetto degli obblighi, pesanti sanzioni: fino all’80% in meno di trasferimenti statali, e l’ipotesi postrema di scioglimento dei consigli regionali inadempienti. Ci siamo per questo comportati come formiche e non come cicale, assicurando le priorità di sostegno alle fasce sociali più deboli ed a tutto il complesso mondo del precariato che grave sulla Regione, riservando alle risorse comunitarie il rilancio dello sviluppo».
L`analisi dell`assessore non è stata per nulla digerita dagli esponenti democrat. Con Mario Maiolo che attacca a testa bassa: «La maggioranza di centrodestra, il Presidente Scopelliti e la sua giunta si arroccano in maniera incomprensibile, in una logica assurda, sulla posizione di non discutere il bilancio regionale nella commissione consiliare e, di fatto, chiedono, alla minoranza e a tutto il sistema di rappresentanza economico e sociale di partecipare a una farsa di approvazione. La odierna prima riunione della commissione, in cui si è ascoltata la relazione politica e non di merito tecnico, ha fatto registrare da parte del presidente della commissione, che pur in passato aveva usato metodi diversi, un vero e proprio blitz con il quale senza confrontarsi né con i componenti la commissione né con l`Ufficio di presidenza della commissione stessa, ha stabilito un “calendario farsa” durante il quale nella sola giornata di lunedì si pensa di ascoltare cinquanta rappresentanti istituzionali tra le 11 del mattino e le 16.30 assegnando a ciascuno praticamente sei minuti “lordi” per illustrare il parere sul bilancio regionale. Al termine dei lavori di audizione i consiglieri hanno sessanta minuti di tempo per presentare gli emendamenti. Siamo al grottesco».
Secondo il consigliere regionale del Pd «non solo, c`è da dire che la documentazione è stata disponibile materialmente stamattina all`inizio dei lavori e che tra domani 14 e il 21 dicembre, per come annunciato, in consiglio regionale saranno approvate riforme strutturali che ci auguriamo incideranno profondamente sulla spesa i cui effetti, come è evidente, non sono contenuti nella proposta di bilancio approvata dalla giunta. Il bilancio proposto è inadeguato, oltre il limite evidente di disponibilità finanziarie, non fornisce le riposte attese ai tanti lavoratori, professioniste e imprese che operano nei diversi settori dal sociale, alla sanità, dai trasporti agli stessi dipendenti della Regione. Non ci sono i provvedimenti legislativi e le risorse attesi da chi è costretto a usufruire degli ammortizzatori sociali, dai precari, dai lavoratori utilizzati dagli enti locali. Il presidente della commissione e la maggioranza di centrodestra si sono opposti all`audizione delle Province, da noi richiesta, per fare il punto finanziario sul trasferimento dei compiti, delle funzioni e delle risorse finanziarie. Lo avevamo sospettato anche in questa occasione ci sarebbe stata solo propaganda di chi pensa di concorrere al Guinness dei primati sui tempi di approvazione del bilancio e che il governo dei problemi della Calabria sia un inciso di cui curarsene poco. È un metodo e un merito che fa crescere in noi il dubbio che Scopelliti, dopo la “rotta di Reggio” sia in fuga e quando si fugge nulla ha valore, nulla ha importanza».