«Il bilancio? Una forzatura della maggioranza»
REGGIO CALABRIA L`opposizione regionale è sul piede di guerra. Ai consiglieri regionali di minoranza (Pd e Progetto democratico) non è proprio andato giù il modus operandi della maggioranza in relazi…

REGGIO CALABRIA L`opposizione regionale è sul piede di guerra. Ai consiglieri regionali di minoranza (Pd e Progetto democratico) non è proprio andato giù il modus operandi della maggioranza in relazione al bilancio di previsione 2013 e al Collegato alla Finanziaria. Per questo hanno convocato una conferenza stampa urgente – subito dopo la conclusione della seduta della II commissione – per chiarire le ragioni di un dissenso che già preannuncia la bufera del 21 dicembre, quando il Consiglio affronterà la discussione della manovra finanziaria.
Il primo a esternare tutte le sue perplessità è Bruno Censore, secondo cui «la sessione del bilancio, così come stata organizzata, non è conforme ai dettami regolamentari. Il bilancio è stato depositato ieri sera e noi l`abbiamo avuto solo stamattina. Dovevamo averlo 20 giorni fa». Ecco perché secondo il consigliere del Pd «la calendarizzazione dei lavori è avvenuta in maniera frettolosa», che determina «una forzatura rispetto alla data del 21 dicembre per il Consiglio».
In sostanza, il Pd chiede «il tempo necessario per leggere una documentazione di 1500 pagine, che dovremmo consultare nel giro di qualche giornata», con il consequenziale limitato «lasso di tempo riservato alla presentazione degli emendamenti, come il tempo dedicato alle audizioni delle forze sociali e produttive. I tagli sono davvero imponenti, a partire dal fondo per le attività produttive, ridotto a zero, così come il fondo, ormai inesistente, per incentivare i voli charter da e per la Calabria».
Dura la presa di posizione di Carlo Guccione, che ritiene inammissibile dare via libera a un bilancio regionale «quando ancora quello dello Stato non è stato approvato». «Non è vero, com`è stato detto da Scopelliti e da Mancini, che c`è la copertura per gli stipendi dei precari dell`Afor e dell`Arssa», ha aggiunto il rappresentante democrat, per il quale «la situazione della crisi economica calabrese è una bomba sociale». Poi la stoccata al governatore: «Un solo uomo al comando ha prodotto guasti gravi nella regione Calabria. Il Tavolo Massicci ha sancito il fallimento di Scopelliti. Questa cosa doveva essere detta e Talarico è chiamato a difendere le prerogative del consiglio regionale».
Nino De Gaetano, ha parlato invece di «bilancio spot che nulla dice finora sui drammi del precariato senza stipendi da mesi. Faremo una battaglia costruttiva dentro e fuori il consiglio regionale per ascoltare ed essere ascoltati».
Per Ferdinando Aiello (Progetto democratico) «il bilancio di previsione taglia le spese sociali, né garantisce gli stipendi delle comunità montane e dell`Arssa. In aula produrremo i nostri emendamenti per arginare l`abbandono del territorio poiché su scuola, lavoro e servizi sociali non c`é proprio nulla».