Il Nano in videoconferenza, la rabbia del pm
Nino Lo Giudice in aula non c`è. Nonostante lo stesso collaboratore la scorsa settimana avesse manifestato la propria disponibilità a presenziare in aula all`udienza che per due volte aveva fatto sa…

Nino Lo Giudice in aula non c`è. Nonostante lo stesso collaboratore la scorsa settimana avesse manifestato la propria disponibilità a presenziare in aula all`udienza che per due volte aveva fatto saltare causa lombosciatalgia (mal di schiena), questa mattina a Reggio non c`era. Era in collegamento dal sito riservato in videoconferenza. Non era a Reggio. Non era dove il pm Giuseppe Lombardo e le difese lo potessero vedere.
A quanto pare la Questura ha segnalato alla locale Procura che per non meglio specificati «problemi di sicurezza» Lo Giudice a Reggio Calabria non può venire. E` rischioso. Contro di lui sarebbero stati registrati atti di natura intimidatoria che fanno temere «per la sua incolumità» a Reggio Calabria.
Un`assenza – l`ennesima – che ha fatto imbestialire il pubblico ministero Giuseppe Lombardo che per oggi aveva programmato di sottoporre al collaboratore del materiale fotografico e documentale. Ma soprattutto, Lombardo vuole vedere il Nano in faccia. Vuole capire fino in fondo le verità che racconta, soprattutto oggi che ombre lunghe e sconfessioni arrivano all`indirizzo del collaboratore.
Ma quello che più di tutto ha fatto saltare i nervi al pm è l`irritualità delle procedure che per l`ennesima volta evitano al collaboratore un esame in aula. «I problemi di sicurezza del collaboratore vengono gestiti dal mio ufficio, dal mio ufficio, non posso accettare che decisioni vengano assunte da un ufficio non competente», tuona in aula il pm Lombardo che promette che la questione verrà approfondita presso il ministero competente. Anche perché – a quanto pare – i problemi di sicurezza riguardanti Lo Giudice sarebbero relativi al danneggiamento di uno dei chioschi della frutta di famiglia, avvenuto prima dell`estate. Peccato però che Lo Giudice – non più tardi di un mese fa – abbia presenziato in aula ad un processo che lo vede protagonista in Corte d`appello. L`udienza è stata aggiornata al prossimo 21 dicembre, quando ancora una volta in collegamento dal sito riservato Lo Giudice si sottoporrà all`esame. Ma il pm e le difese – insolitamente concordi – continuano a ribadire la necessità di vedere in aula il collaboratore per comprendere anche attraverso la mimica, le espressioni del volto, cosa stia raccontando. Un`istanza che la presidente del Tribunale Grasso ha compreso. E non sembra aver intenzione di disattendere.