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Arriva il tanto atteso sì alla riforma dell`Arssa

REGGIO CALABRIA Dopo mesi di annunci, dietrofront, intese e contese, la riforma dell’Arssa è finalmente compiuta. Dopo l’annuncio di un cospicuo piano di riordino degli enti sub-regionali, da attuare…

Pubblicato il: 14/12/2012 – 18:41
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Arriva il tanto atteso sì alla riforma dell`Arssa

REGGIO CALABRIA Dopo mesi di annunci, dietrofront, intese e contese, la riforma dell’Arssa è finalmente compiuta. Dopo l’annuncio di un cospicuo piano di riordino degli enti sub-regionali, da attuare nel prossimo futuro, il consiglio regionale nella seduta di oggi ha dato effettivo via libera al nuovo ente per lo sviluppo dell’agricoltura calabrese. La riforma – approvata all’unanimità, con il solo voto contrario del gruppo di Italia dei valori – trasforma l’organismo in un’agenzia dotata di «personalità giuridica di diritto pubblico ed autonomia amministrativa, organizzativa, gestionale, tecnica, patrimoniale, contabile e finanziaria». Per approvare il testo, era necessario il voto positivo dei due terzi dell’Aula, pari a 33 voti. Quindi la maggioranza, composta da 30 rappresentanti, in teoria avrebbe avuto bisogno di racimolare altri tre voti dallo schieramento di centrosinistra. Non ce n’è stato bisogno, perché l’assemblea ha raggiunto un accordo (quasi) unanime su un progetto di riforma da tempo – e da più parti – ritenuto altamente necessario. L’istituzione della nuova Arssa chiude definitivamente uno dei tanti “fronti caldi” calabresi, il più importante dei quali riguarda l’Afor, l’agenzia per la forestazione sulla quale al momento maggioranza e minoranza non sono riusciti a trovare un’intesa che porti al vaglio di una riforma organica.
Vanno proprio in questa direzione le parole del governatore Scopelliti che – dopo aver incassato il sostegno sull’Arssa – ha espressamente chiesto l’appoggio della minoranza anche sull’Afor, la cui rimodulazione rappresenterebbe «un atto rivoluzionario per la regione». Le riforme – ha spiegato Scopelliti – «non passano attraverso la salvaguardia di prebende e privilegi, ma da azioni che promettono sviluppo per il futuro. Su questo tema, si decide il disegno di una regione che vuole cambiare».
Infine, il consiglio regionale ha approvato un ordine del giorno presentato dal consigliere Carlo Guccione (Pd) che impegna la giunta regionale a fare in modo che le proroghe previste dal decreto Balduzzi siano applicate anche ai circa 850 precari della sanità calabrese.

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